Ferrarese esce allo scoperto: “Candidarmi? No. La politica è l’ultimo dei miei pensieri, per ora me ne tengo a debita distanza, penso a lavorare”

“Sono un imprenditore felice e penso agli affari e alla mia famiglia, non ho alcuna intenzione per il momento – nella vita non si sa mai – di gettarmi di nuovo nell’agone politico, che ho conosciuto e, debbo essere sincero, neanche mi è piaciuto moltissimo. Io sono un imprenditore, un manager e quella è ed è sempre stata la mia vita, grazie a Dio non ho bisogno di un’indennità per vivere o sopravvivere”.

Testo, parole e musica di Massimo Ferrarese il cui nome da tempo circola quale possibile candidato universale: dalle politiche – diversi i partiti accostatigli – alle amministrative: Francavilla Fontana, Oria, Brindisi.

Ferrarese, però, non vuole proprio saperne e, anzi, è quasi infastidito che, dopo il 2017, lo si accosti ancora alle cose politiche locali, regionali e nazionali.

“Non cambierei la mia vita con quella di nessun altro – dice – e mi rendo conto di aver realizzato tanto e di avere ancora moltissimo da realizzare, so anche di condurre un’esistenza agiata ma al tempo stesso complicata per via degli innumerevoli impegni di lavoro. Ripeto: sono un imprenditore felice e mi accontento di essere, per ora, un politico realizzato quando mi sono candidato e un politico mancato, per mia scelta, in questa tornata elettorale”.

Insomma, non c’è trippa per gatti: Ferrarese, seppur sollecitato, resta a casa sua. La politica – ammette – al momento non fa per lui, preferisce fare il manager, produrre, fare industria e soprattutto far lavorare la gente. Dal tourbillon delle candidature last minute, tra uninominale e proporzionale, Ferrarese si sfila dalla competizione e dalle dicerie circa un suo interessamento a esse. “Diciamo che mi hanno cercato da più parti, ma non mi sono fatto trovare (ride)”, glissa.

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