di Girolamo Bax
Il telo è troppo.
Il mondo è cambiato, tutto costa, il volontariato è sparito, il Gino Capone di un tempo è stato sostituito da un’Agenzia di Comunicazione che va giustamente pagata.
È un cambiamento che va accettato, spendiamo soldi per tutto. Il costo di una ricarica telefonica per partecipare ad una manifestazione non penso sposti di molto il budget di una famiglia che decide di sedersi comodamente anziché restare in piedi.
Resta il fatto che ci sono famiglie che non possono per davvero. C’è una tradizione che non può essere cancellata con un colpo di spugna. C’è uno scempio ambientale che va subito sanato. Non penso che la Sovrintendenza lo potrebbe mai autorizzare, quel telo.
Questo scempio va sanato per la città, per i suoi cittadini e soprattutto per voi esperti di marketing e di comunicazione che state infestando i social di una cosa brutta fotograficamente e che non attirerà i mitici turisti a cui tutti aneliamo ma li farà scappare altrove.
Se non volete farlo per Oria, per i suoi cittadini, per Maria Rosaria Calò o per il Professore Fistetti, fatelo per Instagram.
Per favore, togliete ‘sto telo.
Con affetto, il vostro Girolamo
PS: Svolgere il Torneo in concomitanza con il Ferragosto, i falò e le grigliate è come se la prossima Prima di James Bond fosse in concomitanza con la finale di Coppa del Mondo di Calcio. Il Torneo non è la Coppa del Mondo.