Di seguito una riflessione dell’assessore di Francavilla Fontana Sergio Tatarano (Art. 9):
A proposito di interlocuzioni politiche e nuovi scenari in vista delle elezioni del 2023, il discorso mi pare semplice.
Sedersi al tavolo con “città futura” significa sapere di dover interloquire con un gruppo di persone che da un lato ha svolto un’attività amministrativa votata oggettivamente a riformare la città e dall’altro ha trovato in Antonello Denuzzo una leadership indiscussa in grado di garantire una stabilità che mancava da troppo tempo a Francavilla.
Il migliore e più ovvio progetto futuro è insomma nella storia di questi anni e non ci richiede di inventarci nulla ma solo di dare continuità a ciò che si è realizzato.
In questo scenario, non trovo serio che vi siano soggetti politici che un giorno dichiarano la disponibilità a dialogare e il giorno dopo bocciano qualunque ipotesi di confronto usando parole perentorie e sgarbate o perfino calci nei denti rispetto all’operato di questa amministrazione.
Tanto meno credibile è che a pronunciare giudizi critici sia chi in questi quattro anni, definendosi progressista, ha invece svolto dall’opposizione un ruolo sostanzialmente sovrapponibile a quello delle forze conservatrici.
Ma al netto di questo, il punto è che i matrimoni possono funzionare solo se sono fondati sulla consapevolezza e la libera scelta, non se sono combinati.