[La foto è di Enzo Balestra]
Il discusso e obiettivamente discutibile caso dei lecci che costeggiano Castello Imperiali non smette di tenere banco. Il circolo “Piaroa Lgambiente”, infatti, ha replicato al sindaco di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo per il tramite della sua presidente Antonella Palazzo:
“Il 12 aprile 2022, su nostra richiesta, accolta dall’Amministrazione comunale di Francavilla Fontana, è avvenuto l’incontro tra appunto l’Amministrazione e una delegazione del suddetto circolo, al fine di evitare l’annunciato abbattimento degli alberi. Erano presenti per l’Amministrazione comunale il sindaco Denuzzo, l’assessore Sergio Tatarano e inoltre l’ingegnere progettista del Peba e l’agronomo autore della perizia commissionata dalla stessa Amministrazione comunale; per il circolo Piaroa Legambiente erano presenti Antonella Palazzo e Giuseppe Ponzini (quest’ultimo purtroppo scomparso da pochi giorni, ndr).
Nel corso dell’incontro, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale dichiaravano la volontà di abbattere gli alberi di leccio antistanti il balcone di Palazzo Imperiali, sia per la realizzazione del Peba che per consentire la vista del balcone, sia anche perché le piante erano irrimediabilmente compromesse dal punto di vista fitosanitario. I rappresentanti del circolo Legambiente proponevano, tra l’altro, una soluzione che potesse garantire il mantenimento delle piante di leccio e nello stesso tempo il passaggio agevole per le persone con difficoltà motorie. Era emersa, poi, da parte dell’Amministrazione comunale, la possibilità del trapianto degli alberi in altro luogo, come alternativa all’eradicazione.
Al termine dell’incontro, da parte degli amministratori c’era stata la proposta al circolo Piaroa Legambiente di indicare i luoghi più adatti per il trapianto dei lecci. Da parte del circolo, i cui rappresentanti avevano peraltro mantenuto un atteggiamento collaborativo nei confronti di quanto espresso dagli amministratori, c’era stata la specificazione finale che la posizione del’associazione sarebbe stata definita in seguito, perché i dati nuovi scaturiti proprio da quell’incontro sarebbero stati oggetto di riflessione all’interno e che sarebbe stato necessario un po’ di tempo per realizzare il consueto percorso democratico.
Non c’è stato nessun accordo definitivo. A seguito di ciò, si è avviata tra i soci una discussione lunga e partecipata, in cui sono comparsi molti dubbi sia sulla malattia delle piante sia sulla possibilità di successo del trapianto. In questa fase, si è deciso di sostenere la petizione in difesa dei lecci che era stata avviata dall’associazione Ucronia, alla quale stava collaborando anche l’associazione NovaEra. Poi, per acquisire consapevolezza sugli aspetti tecnici sui quali si dibatteva, si è deciso, insieme appunto a Ucronia e NovaEra, di affidare alla dottoressa agronoma Emanuela Sardella l’incarico di redigere una perizia su quegli alberi. La perizia ha poi rivelato come gli alberi fossero sani e la probabilità del trapianto quasi nulla. Sia le firme raccolte sia la perizia tecnico-agronomica sono poi state consegnate al sindaco.
Sulla vicenda si è dovuto constatare che l’Amministrazione comunale non ha preso in considerazione né la petizione, col vasto e spontaneo movimento popolare che aveva suscitato, né la perizia tecnico-agronomica. In sostanza, quello che per il circolo Piaroa Legambiente ha rappresentato una ulteriore fase di intensa discussione e di iniziative sul tema, per gli amministrazioni è stata, invece, la chiusura di un percorso già quasi completamente definito”.