Notizia shock. Tragedia alla stazione di Wangen an der Aare, in Svizzera, dove nella mattinata di venerdì, un neonato è deceduto dopo essere stato trascinato e poi investito da un treno merci.
Secondo i primi accertamenti, una carrozzina si è messa in movimento sul marciapiede nel momento in cui arrivava il convoglio proveniente da Olten (SO) ed è stata trascinata per diversi metri per poi fermarsi proprio sui binari, ha comunicato la polizia cantonale.
Un’ambulanza che si trovava nelle vicinanze ha prestato immediatamente i primi soccorsi. Tuttavia, non è stato possibile far altro che constatare la morte del bambino. Anche il Care Team del Canton Berna è entrato in servizio per assistere i parenti e le persone presenti.
La polizia cantonale di Berna ha avviato le indagini per far luce sulle circostanze esatte dell’accaduto. La tragedia ci riporta a un fatto recente di cronaca del tutto simile accaduto in Italia, a Pavia, il 4 febbraio 2022, quando un treno merci ha agganciato la culla con il neonato di appena due settimane trascinandolo per oltre 20 metri.
Sembra, infatti, che la culla non si trovasse in condizioni di sicurezza. In pratica i genitori potrebbero essersi fermati troppo vicino alla striscia gialla, superandola con il trasportino dove si trovava il bambino.
Notizie come queste non dovrebbero mai ripetersi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Sono anni, infatti, che nonostante le campagne sulla necessità di prestare la massima attenzione quando si è in stazione, si susseguono ancora e con frequenza inspiegabile drammi dovuti, per la gran parte dei casi, ad imprudenza e alla mancata osservanza della basilare esigenza di distanza dai binari in attesa dei treni.
La linea gialla di sicurezza dovrebbe essere un dogma per tutti ma, purtroppo, ancora non lo è. Ci auguriamo, quindi, di non dover più segnalare questo tipo di casi perché speriamo vivamente che tutti i cittadini possano innalzare il livello di attenzione all’interno degli scali ferroviari.
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