Riportiamo la nota di una lettrice, evidentemente contraria dall’eliminazione dei lecci intorno a Castello Imperiali:
Tra i punti all’ordine del giorno, nel Consiglio Comunale in programma il 9 giugno alle 16, la questione “abbattimento lecci” non compare.
Eppure i cittadini con le loro mille firme e passa, reclamano il diritto democratico di annullare il provvedimento che, reputando ” i lecci delle barriere architettoniche e visive” vuole eliminare i maestosi alberi.
Quelli che sono stati presentati alla Sovrintendenza come “arbusti malati e dunque privi di valore economico per la Città” in realtà sono alberi rigogliosi e monumentali; da diversi decenni costituiscono un prestigioso ed incantevole Patrimonio Paesaggistico tutelato dalla legge 10 del 2013.
Detti alberi ricadono all’interno di un’area tutelata e sensibile ai Beni Culturali, in quanto parte integrante e circostante del Palazzo imperiali. Si sottolinea che la “zona A”, in cui persistono i lecci, è tutelata dal vincolo “Piano Paesaggistico Territoriale Regionale” e dal vincolo “Piano Particolareggiato” del 1996, tuttora in vigore.
A salvaguardare questi “carucci” vi è anche la normativa vigente, con riscontro nel D.L.g. vo n. 42/2004 art.10… che li considera oltre che Patrimonio Naturale, Paesaggistico, Storico ed Affettivo anche Patrimonio Etnoantropologico…. dal momento che questi alberi costituiscono la memoria collettiva della piccola comunità francavillese.
Cordialità
A.S.