La Commissione elettorale comunale ha, questa mattina, indicato gli scrutatori per il referendum del prossimo 12 giugno: prenderanno 192 euro, non male.
La Commissione elettorale comunale è formata dal sindaco, che la presiede, e poi da tre consiglieri: due di maggioranza e uno di minoranza.
Quella di Oria fu eletta quattro anni fa (27 luglio) in occasione del primo Consiglio comunale dopo che la Coalizione per il cambiamento, capeggiata da Maria Lucia Carone, trionfò alle amministrative 2018.
Della Commissione fanno parte, oltre a Carone, Nazario Galeone (Insieme per Oria, maggioranza), Giovanni Trentino (Sviluppo e Legalità per Oria, maggioranza), Domenico D’Ippolito (Democratici per Oria, minoranza). Questa mattina, Trentino – colpito nei giorni scorsi da un grave lutto (per lui, cordoglio anche in questa sede) – è stato sostituito dal secondo supplente eletto sempre quel 27 luglio ’18: Gianluca Schifone (Oria è, maggioranza).
Nel cambiamento promesso vi fu anche quello di non nominare gli scrutatori ma di sorteggiarli e infatti, fino a questo momento, in occasione delle precedenti elezioni, è andata proprio così.
Tutti sorteggiavano, meno uno: il consigliere di minoranza D’Ippolito (Democratici per Oria), in passato anche pesantemente criticato per questo motivo ma convinto di una scelta che in più occasioni ha, dal suo punto di vista, motivato.
Lo stesso D’Ippolito, a margine delle selezioni odierne, ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Oggi nell’aula consiliare, in merito alla nomina degli scrutatori, è crollato il mito della trasparenza e della legalità tanto acclamato dalla maggioranza. In passato, la stessa ha fortemente osteggiato la nomina diretta degli scrutatori, giudicandola una prassi scorretta e interessata. Oggi però, sulla scia della mia già nota decisione di nomina diretta, decisione rispettosa di legge, la maggioranza, dichiarando la volontà unanime del criterio di nomina, ha optato per la nomina diretta di ignari scrutatori. Solo che gli scrutatori, più che ignari, erano consapevoli e sicuri della loro nomina. Tutto preparato in nome del cambiamento! I cittadini attendono i dovuti chiarimenti”.
L’ha seguito a ruota un ex consigliere comunale ed ex componente della Commissione elettorale, Antonio Micelli: “Quattro anni fa alla vigilia delle elezioni comunali i protagonisti della coalizione del cambiamento mi lapidarono per la mia decisione di nominare, scelta a cui ero e sono tutt’oggi favorevole. Ah! Nella commissione elettorale di quattro anni fa oltre a me era presente anche la Sindaca, però all’epoca era sbagliato nominare…”.
Insomma, da qualunque angolazione la si guardi, un dato è certo: l’orientamento iniziale della Coalizione per il cambiamento è cambiato ed esso è un dato di fatto. Se in meglio o in peggio, non è questa la sede per dirlo. Sempre bene separare i fatti dalle opinioni. Per continuare con le rime: il prossimo anno ci saranno le elezioni e per indicare altri scrutatori non mancheranno di certo altre occasioni.