“Gestione degli accessi venosi”: questo il tema di un congresso scientifico in programma a Carovigno il 28 maggio prossimo. Ad organizzarlo, l’Unità operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana.
Gli accessi venosi sono veri e propri cateteri, più lunghi della media, che giungono sino alla vena cava superiore e di lì all’atrio destro del cuore. Servono a somministrare farmaci da assumersi per endovena. In questo modo si evita di sottoporre il paziente al disagio di trattamenti endovenosi singoli e ripetuti, spesso poi resi difficili a causa del logorio delle vene perforate. L’impianto di un accesso venoso si rivela particolarmente efficace nella cura di malati oncologici che hanno bisogno di assumere con regolarità medicinali per chemioterapia. Il dispositivo viene installato con un intervento chirurgico, e rimane fissato per alcuni mesi. Ad eseguire gli interventi, a Francavilla, è il personale del reparto di Anestesia: nel Camberlingo è attivo un ambulatorio dedicato specificamente a questo tipo di operazioni.
“Con questa tecnica si regala ai pazienti una migliore qualità della vita – dichiara il dottor Pietro Fedele, direttore di Anestesia e presidente del congresso – e si semplificano le fasi della cura. Ed è proprio per questo che negli ultimi tempi abbiano notato che la richiesta degli accessi venosi, anche qui da noi, sta aumentando. Impiantare l’accesso, peraltro, non basta. Occorre sottoporlo a controlli periodici e disinfettarlo con regolarità. Attività complesse e impegnative per il personale del nostro reparto; si aggiungono alle altre, quelle propedeutiche alla normale attività chirurgica. La Asl ha già provveduto a potenziare il nostro organico, portando a dieci il numero dei medici oggi in servizio. Ma le difficoltà consistono soprattutto nel reperimento di nuovi professionisti: il numero di coloro che scelgono di specializzarsi in Anestesia purtroppo è in calo. Ad ogni modo – conclude – noi continuiamo a lavorare pensando al futuro. Vista la crescita della domanda, stiamo già pensando di organizzare un servizio per impiantare questi cateteri a domicilio dei pazienti. In questo modo, verremmo incontro alle esigenze di tanti degenti che trovano difficoltà a deambulare o muoversi”.
L’appuntamento è nel castello Dentice di Frasso a Carovigno, a partire dalle 8.30 di sabato 28 maggio. La partecipazione dà diritto ad 8 crediti professionali. L’alto numero di adesioni registrate ha portato ad esaurire in breve tempo i posti disponibili, per questo motivo la Asl ha deciso di replicare il convegno con una nuova edizione che si svolgerà a breve, probabilmente già dopo il periodo estivo.
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UFFICIO STAMPA ASL BR