Così Angelo Camassa, presidente dell’associazione Nova Era:
“Dicono che sono malati gli alberi posizionati lungo i tre lati del Palazzo (non castello) Imperiali. Data questa “malattia”, secondo qualcuno incurabile, li vogliono abbattere (tecnicamente eradicare).
Io avendo qualche esperienza agronomica e un po’ di conoscenza scientifica non giudico che la malattia sia così radicata da trovare come unica soluzione possibile l’eradicazione di questi alberi. Va ricordato che gli alberi di fatto sono essere viventi come gli uomini.
Nascono, crescono, muoiono e persino si riproducono. Certo le modalità e i tempi sono diversi dall’uomo, ma meritano altrettanta attenzione e ponderatezza quando si vogliono adottare estreme conseguenze.
Se per gli uomini con patologie più o meno gravi si tenta ogni strada possibile compreso avere più consulti medici, così si dovrebbe fare con questi alberi.
Del resto anche quando non c’è soluzione scientifica o medica, l’uomo è comunque chiamato a dare il proprio consenso prima delle estreme conseguenze (anche se in Italia ancora non è possibile). La soluzione primaria da perseguire è certamente quella di curare quegli alberi.
Cura che deve partire dalla considerazione che li dove ora sono collocati di fatto sono “affogati” nel cemento.
Tant’è vero che quasi in un atto di ribellione hanno divelto buona parte del marciapiede che li circonda fin alla corteccia del loro tronco. Creando intralcio ai passanti, ancora di più se in condizioni di mobilità ridotta.
Chi vuole davvero bene a quegli alberi, pertanto, non può non essere d’accordo a trapiantare (esistono tecniche agronomiche consolidate) quegli alberi nell’adiacente Parco delle Rimembranze. Il parco dove sono piantumate altre querce in ricordo dei Caduti francavillesi della Grande Guerra (prima guerra mondiale). Quel parco ha vari spazi lasciati vuoti da querce che nel tempo sono disseccate.
Così come innanzi al piazzale delle sede delle Poste centralo. In quel Parco le aiuole sono più ampie e certamente è un luogo più consono anche per le querce intorno al Palazzo Imperiali. Palazzo Imperiali che può vantare la presenza di uno maestoso loggione in stile barocco (niente a che vedere con il loggione dei Capuleti di Verona a cui qualcuno, improvvidamente, lo ha paragonato) che Francavilla e tutti noi francavillesi dovremmo essere orgogliosi di mostrare ai turisti e ad avventori vari ma soprattutto di poterlo ammirare quotidianamente a ricordo della nostra storia”.