Che la faccenda dei vitalizi sia uno schiaffo dato in faccia al Paese e al buon senso, alla fine (e alla buon’ora), se ne sono accorti pure loro: i parlamentari. Ex senatori ed ex deputati, ora a riposo, percepiscono da decenni pensioni che arrivano a 2mila, 3mila, 4mila euro e più, per aver lavorato – diciamo così – qualche mese o una manciata d’anni in Parlamento. Un insulto al resto del Paese che simili cifre non riesce ad agguantarle nemmeno dopo 40 anni trascorsi a spaccarsi la schiena in fabbrica.
Ora, dopo un lustro di bla bla bla, di parole permeate dal vuoto più totale, qualcosa si muove, e l’attuale Parlamento sembra (sembra) seriamente intenzionato a dare un taglio a questa vergogna. L’idea è quella di tagliare i vitalizi dei futuri ex parlamentari, ma anche quelli di chi in pensione ci è già. Ma proprio quest’ultimi, di intaccare i requisiti (i privilegi) già acquisiti, non vogliono sentir parlare.
Il progetto di legge è al momento al vaglio della prima commissione della Camera. Perché diventi qualcosa di più concreto, quindi, bisognerà attendere ancora mesi, se non anni. E tutto questo ammesso che si tratti di un impegno sincero, e non della classica dichiarazione d’intenti. Noi dello Strillone, frattanto, proviamo a rinfrescarci la memoria, a non dimenticare uno dei principali scandali italiani, proponendo ai nostri lettori l’elenco degli ex parlamentari pugliesi che godono del più invidiato dei privilegi. Il tutto con dati e nomi aggiornati ad agosto 2014.
Abbiamo già pubblicato l’elenco degli ex deputati che percepiscono, ogni mese che Dio manda in terra, fino a 2.500 euro. Ora tocca agli ex senatori, sempre pugliesi, titolari di identico vitalizio. Buona lettura.
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