«Ci si trova sicuramente di fronte a una tragedia perché si tratta di un padre e di un lavoratore, nostro concittadino, che ha perso la vita per cui voglio esprimere un sentimento di cordoglio da parte di tutta la comunità che rappresento alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutte le persone che gli erano care e che hanno perso questo riferimento; per il resto, penso che non si possa dire altro e che dovremo attendere gli accertamenti del caso di tutti gli organi deputati a muoversi in tal senso».

Sono le parole del sindaco di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo a seguito dell’avvenuta morte, nel pomeriggio di lunedì scorso, nel pronto soccorso dell’ospedale “Dario Camberlingo” del commerciante 55enne A. D’A., molto conosciuto – come del resto la sua famiglia – nella Città degli Imperiali, dove aveva anche un esercizio commerciale in pieno centro. Nel frattempo, sono state avviate due indagini: una interna all’Asl di Brindisi; un’altra, più importante, nella titolarità della Procura della Repubblica di Brindisi. I congiunti del paziente deceduto, infatti, hanno immediatamente sporto denuncia per fare chiarezza sulla vicenda anche al fine di escludere possa essersi trattato di un caso di malasanità.
L’uomo era giunto nel nosocomio francavillese proprio nella mattinata di lunedì lamentando un forte dolore a un fianco. Classificato in fase di “triage” come codice verde – quindi non urgente e non in pericolo di vita – era stato sottoposto a tac, ma anche dopo l’esame strumentale il codice non era mutato: niente di serio, s’immaginava. Tant’è che, di fatto, si era messo in fila insieme con gli altri pazienti in attesa di ulteriori controlli. Solo che a un certo punto avrebbe accusato un malore improvviso, si sarebbe accasciato per poi stramazzare al suolo peraltro battendo il capo.
Questa, almeno, la ricostruzione alla quale lavorano i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana, che hanno informato dei fatti il magistrato di turno e proceduto a due attività investigative urgenti: il sequestro della salma e l’acquisizione della documentazione clinica. Non è escluso che possano essere acquisiti altri elementi, come eventuali registrazioni delle telecamere di sicurezza.
La stessa Procura ha disposto il trasferimento della salma dalla camera mortuaria dell’ospedale “Camberlingo” all’obitorio dell’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi, dove nei prossimi giorni sarà conferito incarico per l’esecuzione dell’esame autoptico. L’obiettivo della famiglia è, appunto, quello di inquadrare meglio il caso: da cosa è dipesa la morte del 55enne e soprattutto si sarebbe potuto salvare? È comunque ancora troppo presto per dire se si sia trattato di malasanità o tragica fatalità.
Di sicuro una comunità, come confermato dallo stesso sindaco Denuzzo, è affranta per quanto accaduto: da qualunque cosa sia dipesa, la perdita di un concittadino a soli 55 anni rappresenta – oggettivamente – una triste anomalia.