Ex sindaci di Oria scrivono a primo cittadino in carica e prefetto: «La tolleranza zero su piccole cose nuoce a cittadini e immagine della città»

Con una lunga lettera indirizzata al sindaco in carica Cosimo Ferretti e al prefetto di Brindisi Luigi Carnevale ben otto ex sindaci di Oria (firme in calce al post) hanno detto la loro sul clima di “tolleranza zero” instaurato, di fatto, nella cittadina a seguito dell’incendio doloso – nella serata dello scorso 25 marzo – di due auto della polizia locale. Si riporta qui di seguito per intero lo scritto degli amministratori emeriti:

In riferimento all’episodio avvenuto in data 25 marzo scorso, relativo all’incendio doloso delle due auto in dotazione alla Polizia Locale del Comune di Oria, i sottoscritti, già Sindaci della Città, ritengono doveroso esprimere la propria indignazione per il gravissimo gesto perpetrato contro le Istituzioni e contro la Città stessa. 

Tutta la cittadinanza è rimasta colpita dal gesto sconsiderato e, allo stesso tempo, disorientata per l’accaduto, soprattutto perché tali fenomeni malavitosi non rientrano nei canoni del buon vivere da persone civili, quali possono considerarsi i cittadini oritani che da sempre possiedono innato il senso dello Stato e credono fermamente nel rispetto delle regole, come fondamento della convivenza umana e civile. 

A seguito di quest’episodio, gli organi istituzionali hanno attivato un controllo del rispetto delle regole a dir poco esasperato, con “tolleranza zero”, che ha però provocato disappunto e disagio nella generalità dei cittadini, già rispettosi delle regole stesse, e che, in tale particolare situazione, si erano già sentiti personalmente e solidalmente minati nella loro sicurezza personale e colpiti dal gesto criminale, in quanto facenti parte della Comunità e delle Istituzioni stesse che li rappresentano. 

La nostra comunità non merita di essere ritenuta per questo fattaccio una realtà non rispettosa della legalità e crediamo sia irriguardoso ogni pregiudizio che mira a fare di “tutta l’erba un fascio”. La stragrande maggioranza di cittadini oritani è gente onesta, dedita al lavoro con senso del dovere e del rispetto di ciascuno, nell’ambito dei ruoli che occupa per le migliori sorti della città e delle proprie famiglie. 

Con tutto il rispetto che nutriamo verso le autorità preposte, invitiamo il Sindaco a ripristinare i “ponti” che aiutano a ricreare quel clima di fiducia e di collaborazione che deve esistere tra cittadini e istituzioni per la tranquillità e serenità di tutti, condizione indispensabile di vita operosa e costruttiva per lo sviluppo del nostro territorio. 

Si vigili pure perché i cittadini rispettino le regole, ma lo si faccia con rispetto, ‘buonsenso’ e la giusta dose di tolleranza. Bisogna essere sempre al servizio dei cittadini, senza mai perdere di vista che ogni persona è titolare di diritti e di doveri e, soprattutto, ha una propria dignità, e quindi degno di rispetto e di ascolto dei suoi problemi. 

La rigidità e l’inflessibilità esacerba gli animi e genera conflitti a discapito della buona e civile convivenza, che non vuol dire lassismo, ma accettazione dell’altro con tutti i suoi difetti e correzione fraterna per il suo bene e per il bene di tutti. Le forze dell’ordine facciano pure il proprio dovere, e sanzionino chi non rispetta le regole del codice della strada, ma non per cose di poco conto per le quali basta l’invito a non ripeterle. Lo facciano con garbo, con gentilezza, magari facendo capire l’importanza del rispetto delle regole a garanzia della libertà di tutti, che non vuol dire libero arbitrio o prepotenza. Si evitino gli eccessi e si intervenga caso per caso, valutando con buonsenso le varie situazioni, magari 

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proferendo, quando si può, un garbato rimprovero. Si diventi inflessibili con coloro che rifiutano con arroganza la legittimità fiscale delle azioni della polizia locale o delle forze dell’ordine in generale e comprensivi con il povero cittadino che qualche volta è costretto, per obiettiva e impellente necessità, a forzare qualche piccola regola, magari non per una sua espressa volontà. 

Fiduciosi nell’accoglimento della presente, in nome di una Comunità che è stata ingiustamente presentata dalla stampa e dalle televisioni locali con una immagine non veritiera, che contrasta con i suoi comportamenti di popolo operoso, sempre rispettoso della legalità e dei principi ispiratori della nostra carta costituzionale, chiediamo che si ripristini quella serenità sociale di cui Oria ha bisogno e che ha costituito per tanti anni il fiore all’occhiello della legalità e della convivenza civile. 

Prof. Cosimo Moretto 

Prof. Francesco Carone 

Dott. Ermanno Vitto 

Ing. Cosimo Pescatore 

Sig. Ferdinando De Pace 

Dott. Sergio Ardito 

Sig. Cosimo Pomarico 

Dott.ssa Maria Carone 

(già sindaci emeriti della città di Oria) 

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