Ieri 10 aprile 2025, il generale di brigata Ubaldo Del Monaco, comandante della Legione carabinieri “Puglia”, ha visitato le Stazioni di Erchie e Latiano.
A Erchie, il generale è stato accolto dal comandante della compagnia di Francavilla Fontana, capitano Alessandro Genovese e dal comandante della stazione, maresciallo capo Antonio Dinoi.
A Latiano, ha trovato ad accoglierlo il comandante della compagnia di San Vito dei Normanni, capitano Vito Sacchi e il comandante della Stazione, luogotenente Pietro Sternativo.


Il generale si è intrattenuto con i militari, cui ha rivolto espressioni di ringraziamento e apprezzamento per l’efficace opera di prevenzione e repressione dei reati attuata quotidianamente sul territorio, per i risultati conseguiti e per le più recenti attività condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Brindisi, in particolar modo nell’ambito del “Codice Rosso”.
Il comandante della Legione ha sottolineato la necessità di proseguire e intensificare gli incontri informativi rivolti alle fasce più vulnerabili, in particolare agli anziani.
L’obiettivo primario di queste iniziative è fornire loro gli strumenti e le conoscenze pratiche per riconoscere e contrastare efficacemente i tentativi dei truffatori, che spesso sfruttano le loro buona fede e fragilità.

Si è soffermato, inoltre, sulla figura del Carabiniere, quale operatore sociale e sostegno perenne alla collettività, sottolineando l’importanza dell’ascolto, quale primaria qualità che tutti i militari, di ogni ordine e grado, devono assicurare al cittadino, missione del loro quotidiano lavoro. Nel corso dell’incontro, è stata ribadita l’importanza di principi guida imprescindibili per ogni carabiniere: una solida strategia operativa, un servizio alla comunità improntato all’entusiasmo e un comportamento esemplare, dentro e fuori servizio.
Questi valori, considerati la vera “pietra miliare” dell’Arma, sono fondamentali per garantire un servizio efficace e ispirare fiducia nella collettività. Ha evidenziato l’importanza della Stazione quale primo presidio dello Stato sul territorio, volto costantemente alle esigenze dei cittadini e dei suoi “servizi di prossimità” alla popolazione, che, di fatto, sono la prima strategia d’impatto per contrastare alla base, sin dal loro nascere, anche le più complesse dinamiche criminali.