Carabinieri forestali scovano e sequestrano discarica abusiva in ex cava: denunciato proprietario

Una maxi discarica è stata scoperta dai carabinieri forestali del Nucleo di Ostuni e dai loro colleghi del Nucleo investigativo di polizia ambientale (Nipaaf) di Brindisi dopo essere stata avvistata da un elicottero del 6° Elinucleo carabinieri di Bari Palese.

La discarica è situata in una cava dismessa in contrada Sant’Elia in agro di Fasano, territorio peraltro soggetto a vincolo paesaggistico per la presenza di lame carsiche digradanti dalle Murge sud-orientali verso il Mare Adriatico. All’interno, come testimoniano le foto, vi è di tutto un po’.

I carabinieri forestali, effettuati gli opportuni accertamenti, hanno provveduto a sottoporre a sequestro preventivo tutta l’ area, per evitare che potesse essere proseguita l’attività criminosa. Il 63enne proprietario, invece, è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti e discarica non autorizzata, nonché per la combustione degli stessi rifiuti.  

La combustione illecita di rifiuti è stata introdotta come delitto a fattispecie autonoma, all’ art. 256-bis del “Testo Unico Ambientale”, nell’ anno 2014, per dare una risposta ferma al deprecabile fenomeno della cosiddetta “Terra dei Fuochi” e simili. La pena prevista è la reclusione da 2 a 5 anni (da 3 a 6 se vi sono rifiuti pericolosi). Proprio la presenza di rifiuti pericolosi preclude all’autore del reato di potersi avvalere del beneficio della prescrizione asseverata per il ripristino immediato dello stato dei luoghi, che esclude la prosecuzione dell’azione penale, grazie ad apposito istituto giuridico introdotto nel Testo Unico dalla legge n. 68 del 2015. 

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