Svolta sul castello, si pensa a una permuta: «Il Comune e ‘na cosa ti sordi»

Con aprile giungono anche buone nuove – finalmente – per quanto concerne il castello di Oria, da anni al centro di un tira e molla tra Comune e proprietà circa la riapertura. Proprio poco fa, le parti in causa si sono riunite nella piazza d’armi e, davanti a un’ottima spigola d’allevamento (sembrava proprio fresca, a dire dei commensali) annaffiata con del bianco di Troia, hanno raggiunto l’accordo del secolo: il maniero potrà essere riaperto giorno e notte tutti i giorni dell’anno.

Come e, soprattutto, perché? Semplice: grazie a una permuta. Il Comune dà alla proprietà se stesso, cioè il Comune, e ‘na cusaredda ti sordi e in cambio la proprietà cede per sempre il castello che ha anche un po’ scocciato e, per riassumerla, comincia quasi ad avere il cattivo odore della lisca di quel pesce mangiato a tavola e lasciato in un cestino a fianco alla tavola ancora imbandita.

Che ne sarà dunque del castello? Ospiterà eventi di pubblico interesse: mesi delle donne, mesi contro la violenza sulle donne; repliche quotidiane delle presentazioni dei libri di Franco Arpa; gigantografie sul Torneo dei Rioni e in particolare su Lucio l’Araldo; una festa dell’Oratorio Sing a settimana così si fa prima raggiungere le 100 edizioni; un “Mani-impasta” permanente sempre a disposizione dei turisti ma anche degli autoctoni ma soprattutto dell’assessora Elena Marrazzi; un’esposizione dei mezzi della polizia locale che ora come ora cominciano a diventare tanti; una sede staccata dei Comandi delle forze dell’ordine e armate, comprese Marina e Aeronautica; due maxi-schermi che proiettano in tempo reale quanto pubblicato su “Il Mio Paesello” e “Oria Bella città d’Amare” mentre Renato Spina e Debora Mele si contenderanno l’appostamento sulla torre migliore.

Il letto a baldacchino è già prenotato dal sindaco Cosimo Ferretti, mentre il presidente del Consiglio comunale Giancarlo Marinò ha chiesto solo una stanza abbastanza grande da poter esporre la sua collezione di fasce gialloblu. Insomma, tante cose di questo tipo si potranno tranquillamente fare e sicuramente qualcuna ce ne sfugge.

Quale sarebbe, invece, il vantaggio per la proprietà? È presto detto: oltre alla “cusaredda ti sordi”, al municipio feste e matrimoni già si possono fare.

Il caso è dunque risolto. Segnatevi questa data: 1 aprile 2025. Il giorno della svolta!

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