Caso Argentina, il padre torna a casa: domiciliari per salute e minori esigenze cautelari

Il 71enne Angelo Argentina, indagato per l’omicidio (aggravato dal rapporto di parentela) del figlio 44enne Stefano è oggi tornato a casa. È sottoposto ai domiciliari, dopo che il gipo del Tribunale di Brindisi ha accolto l’istanza di attenuazione della misura – custodia carceraria – avanzata dal difensore Massimo Romata tanto per ragioni inerenti lo stato di salute dell’anziano, quanto per l’affievolimento degli indizi di grave colpevolezza a suo carico.

Lo scorso 12 marzo, il 44enne fu raggiunto da tre fendenti da coltello all’addome e finì in ospedale prima a Francavilla Fontana, poi a Brindisi, dove il giorno dopo morì.

Dello scorso 20 marzo l’autopsia sul suo corpo, eseguita dal medico legale Domenico Urso anche alla presenza della genetista Giacoma Mongelli (oltre che del consulente di parte Giovanni Taurisano). I risultati dell’autopsia non sono ancora noti, ma bisognerà stabilire se per davvero il figlio sia morto a seguito di quelle ferite riportate o per altri motivi. In sede d’interrogatorio di convalida, il padre ha detto di non ricordare di aver mai impugnato un coltello né di aver aggredito il figlio, ma solo di essersi difeso da lui.

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Di quel coltello, intanto, non vi sono ancora tracce: è sparito nel nulla e nessuno sembra sapere da dove sia sbucato e soprattutto dove ora si trovi.

Intanto, Angelo Argentina è tornato a casa, seppure col braccialetto elettronico. Come sempre, si presume innocente fino a eventuale sentenza di condanna passata in giudicato. I gravi indizi di colpevolezza raccolti a suo carico o, quantomeno, le esigenze cautelari tali da giustificarne la custodia in carcere sembrano essere nel frattempo un po’ scemati.

Si continua a indagare per ricostruire quanto accaduto quel giorno di quasi metà marzo in contrada Cicoria, al confine delle campagne tra Francavilla Fontana e Villa Castelli. Dissidi familiari sfociati in tragedia e legati a problematiche – s’ipotizza qualche dipendenza da parte del figlio – anch’essa ancora tutte da decifrare.

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