Villa Carissimo? Un resort extra lusso: c’è l’ok della Zes unica, lavori da concludere in quattro anni. Quelle “100 stanze” potranno riprendere vita

di Eliseo Zanzarelli

Da suggestione a realtà in pochissimi mesi: potrà prendere vita entro i prossimi quattro anni il super resort di lusso a Villa Carissimo o “delle 100 stanze” in località San Cosimo alla Macchia – Oria – proprio a due passi dal Santuario. La Zona economica speciale unica, posta alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha concesso l’autorizzazione richiesta – a margine della conferenza di servizi decisoria – a “Era Invest Srl”, società italiana finanziata da capitali stranieri perlopiù turchi, con sede legale a Palagiano (Taranto).

Il progetto prevede un “cambio di destinazione d’uso con opere edilizie, ristrutturazione con modifiche interne e di prospetto oltre che la realizzazione di piscine, progetto finalizzato alla realizzazione di un complesso alberghiero nel comune di Oria”. I lavori dovranno essere avviati entro un anno e dovranno essere conclusi entro i successivi tre anni dall’avvio degli stessi.

Il che vuol dire che fra quattro anni dovrà sorgere – pena decadenza della proceduta – nelle campagne al confine tra Oria, Torre Santa Susanna ed Erchie una delle strutture presentate come potenzialmente tra le più importanti dell’intero Salento, in grado di attrarre turisti soprattutto dall’estero e in particolare da Nord America e Paesi Scandinavi, senza trascurare l’eventuale interesse di altre fasce benestanti della popolazione mondiale. S’ipotizza una spesa per investimenti pari ad almeno dieci milioni, da sommare a quelli necessari per l’acquisto (per ora, non dichiarati).

Inoltre si parla di assunzioni per circa 60 unità, ma a salire man mano che l’attività entrerà a regime e comincerà a fatturare e produrre utili dopo essersi affacciata in un contesto internazionale appetibile ai principali tour operator e professionisti del settore. La scorsa estate, “Era Invest Srl” ha stipulato un contratto preliminare condizionato alla fattibilità del progetto coi precedenti proprietari di Villa Carissimo: anche nota per avere cento stanze, bagni compresi, fu dai primi del ‘900 dimora estiva e rurale della famiglia Martini Carissimo.

Sì, gli stessi proprietari del castello: un bene comunque sottoposto a vincoli come il monumento simbolo di Oria tuttora al centro di un rimpallo di responsabilità fra i nuovi proprietari (Borgo Immobiliare Srl della famiglia Romanin – Caliandro) e in primis il Comune.

Villa Carissimo è anch’essa particolarmente importante ma niente a che vedere – almeno in quanto a imponenza – con il pregio del castello. Ciò ha reso probabilmente più snella, finora, la procedura per le autorizzazioni. Dalla conferenza di servizi decisoria, gestita dalla Zes Unica, è emerso un sostanziale ok – con qualche prescrizione – rispetto agli intenti dei nuovi interessati allo sfruttamento, principalmente economico-commerciale, di Villa Carissimo.

La stessa nuova proprietà si è detta disposta ad adempiere a quanto osservato e prescritto: salvo imprevisti, il resort a cinque stelle si farà. E, a prescindere da ogni altra considerazione, Oria avrà un’ulteriore freccia nella sua faretra turistica. Dall’idea dell’acquisizione, passando per progetto, conferenza e autorizzazione unica è trascorsa una manciata di mesi grazie a una strada più semplice percorsa anche dallo Sportello unico attività produttive comunale, il cui responsabile è – come nel caso del castello – il dottor Glauco Caniglia.

Lo stesso sindaco Cosimo Ferretti si dice entusiasta per come finora sono andate le cose, augurandosi che il tutto vada in porto nel massimo rispetto della legalità. Solo il tempo e qualche ulteriore adempimento burocratico potranno definitivamente trasformare quell’affascinante suggestione in concreta realtà.

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