Le guardie ambientali fuggono dalla Città degli Imperiali, le cui campagne sono tra le più funestate in provincia di Brindisi dall’abbandono dei rifiuti.
L’ha comunicato ufficialmente il Nucleo “Wardapark” (sede a Martina Franca, Taranto) con il quale nei mesi scorsi il Comune di Francavilla Fontana aveva stipulato una convenzione – non a titolo gratuito – per pattugliare l’agro ed eventualmente segnalare alle autorità eventuali condotte illecite e discariche abusive. L’accordo tra l’ente e l’associazione non lasciò indifferenti le opposizioni e neppure i cittadini: giunsero a stretto giro un’interrogazione consiliare (firmata da “La Città di tutti” con le consigliere Maria Passaro e Antonella Iurlaro) e una richiesta di accesso agli atti da parte di un cittadino, Giuseppe Pappadà.

Al centro della – legittima – curiosità istituzionale ci fu soprattutto il rimborso spese da 10mila euro annui garantiti alla stessa associazione per coprire i turni di ronda nel pur esteso contado francavillese. Un servizio che “Wardapark” – a quanto si apprende – svolge già in altre realtà, dove non sarebbe sorta alcuna polemica: per svolgerlo, è necessario sostenere dei costi sia in termini di personale che di mezzi (si pensi, solo per fare un esempio, al carburante da impiegare durante i turni).
L’insorgere di dubbi, e anche questo è un fatto, ha portato i volontari a “congelare a malincuore sin da febbraio” l’impegno col Comune. «Questa scelta del presidente dott. Michelangelo Schiavone è stata ponderata e presa dopo aver valutato alcune situazioni incompatibili con il nostro modo di operare contraddistinto sempre da lealtà e trasparenza».
Non sarebbero mancati, fino a oggi, i tentativi di ripristinare un’intesa nata bene ma complicatasi nel tempo. Almeno, è ciò che sostiene sempre “Wardapark”: «Avendo dato ad oggi tutto il tempo necessario per, qualora vi fosse stata volontà, ripristinare il rapporto in modo più delineato e ‘chiaro’ , riteniamo giusto informare i cittadini di Francavilla Fontana e i segnalatori che ci scrivono, che le nostre attività appunto, sono congelate da febbraio fino ad arrivare ad oggi in cui sono state inviate le nostre dimissioni ufficiali».
Non si sarebbe trattato di una scelta a cuor leggero, ma addirittura dolorosa: «Una scelta questa condivisa da tutti gli operatori della centrale, addolorati per la scelta a cui siamo stati costretti, e siamo addolorati a maggior ragione conoscendo le condizioni in cui il territorio versa. Speriamo, per il bene dei cittadini che qualcuno prenda a cuore la questione e metta seriamente gli interessi dell’ambiente e del paese prima dei propri, così come facciamo noi in ogni posto dove operiamo».


Cosa farà ora, per sopperire a questa carenza, il Comune di Francavilla Fontana? L’assessora all’Ambiente Numa Ammaturo e anche il consigliere delegato Nicola Cavallo sono al lavoro per individuare una soluzione alternativa, magari interna. Come detto, il servizio comporta un impegno personale e dei costi: impensabile affidarlo gratuitamente perché nessuno si presterebbe in modo continuativo, come invece avrebbe dovuto fare – secondo accordi – “Wardapark”.
L’emergenza rifiuti tra le campagne della Città degli Imperiali, sulle quali ha puntato il dito nei giorni scorsi anche il commissario per i Giochi del Mediterraneo Massimo Ferrarese, resta eccome. E restano pure gli esborsi straordinari per il Comune: per la bonifica di alcune contrade sono stati spesi, di recente, fior di migliaia di euro. La pulizia – e anch’esso è un dato di fatto – non è destinata a durare più di tanto.