Da qualche tempo a questa parte, Franco Arpa (ispettore superiore della polizia di Stato in quiescenza, blogger ed esperto di storia locale) segue le tracce di coloro i quali combatterono per la libertà d’Italia dopo l’armistizio di Cassibile dell’8 settembre 1943: internati militari italiani (soprattutto nei campi di prigionia tedeschi) ma anche partigiani antifascisti ed eroi della guerra di liberazione in genere.

Dopo essersi interessato a Oria, Torre Santa Susanna ed Erchie, Arpa ha cercato e trovato nomi, notizie e storie anche su Francavilla Fontana e a questo proposito una sua pubblicazione già acquistabile online su Amazon e nella cartoleria-edicola “Il Calamaio” in via San Lorenzo (civico 137) nella Città degli Imperiali. Dal prossimo 20 settembre, è stata istituita la Giornata nazionale in memoria degli internati militari (che quindi sarà slegata, per la prima volta, dalla Giornata della Memoria del 27 gennaio, da sempre ed erroneamente associata perlopiù ai martiri ebrei del nazifascismo).
Il lavoro di Arpa potrebbe essere oggetto di presentazione ufficiale e in presenza nei prossimi mesi proprio nelle sedi istituzionali francavillesi. Negli anni passati, anche Sandro Rodia – memoria storica locale e padre fondatore dell’Anpi – ha prodotto uno sforzo editoriale simile, che quello di Arpa non ha intenzione né di sostituire né, tantomeno, di sminuire ma soltanto d’integrare.
L’idea è anche quella di lasciare una traccia cartacea e tangibile di quegli eroi invisibili che hanno contribuito a costruire la nostra Italia democratica.
Una ricerca puntigliosa e approfondita per far luce, insomma, su persone comuni che nei libri di storia restano sullo sfondo, “le cui vicende cui vicende rimangono circoscritte nell’ambito familiare o paesano e spesso si perdono nella polvere del tempo. Tale è il caso di molti reduci di guerra, di tanti mai tornati a casa per combattere nelle file partigiane in un guizzo d’orgoglio patriottico che si era perduto nel marasma del ventennio, dei tanti internati nei famigerati campi di concentramento di cui non avevano mai parlato per dimenticare un passato doloroso che corrodeva la voglia di tornare a vivere”.
“Questa ricerca vuole ridare luce alle vicende di tanti francavillesi, attori di tali imprese che fino ad ora erano rimaste nell’ombra e che invece meritano di essere conosciute anche perché, alcuni di loro, onorati nelle terre che ne hanno visto le gesta, erano completamente sconosciuti ai propri concittadini”.
Questa pubblicazione, insomma, ha il pregio di far conoscere nomi ed imprese di questa gente che ha pienissimo merito di essere inscritta nelle memorie cittadine.