Dopo tutte le polemiche degli ultimi giorni e dopo essersi preso il tempo per riflettere e approfondire l’argomento, il sindaco di Francavilla Fontana si è espresso sul “caso” dell’assunzione della parente stretta di un’assessora fra i tra agenti di polizia locale “migrati” per mobilità nella Città degli Imperiali da altri comuni a seguito di selezione per titoli ed esame. Di seguito il punto di vista del primo cittadino:
Nei giorni scorsi una procedura di mobilità per il Comando della Polizia Locale si è conclusa con la selezione, tra gli altri nuovi agenti, di una familiare di una assessora della nostra Giunta.
La mobilità è una strada per il reclutamento riservata dalla legge ai dipendenti di altri Comuni che intendono trasferirsi e in questo caso si tratta di una persona che era in servizio a San Michele Salentino con contratto a tempo pieno e indeterminato. Il fatto che avesse già un lavoro stabile è un dato fondamentale nella ricostruzione della vicenda.
Non sapevo che si fosse presentata qui a Francavilla Fontana perchè non ho mai interferito con queste procedure, gestite autonomamente dagli uffici. E in ogni caso nessuno può impedire a un cittadino di esercitare il proprio diritto di misurarsi con una selezione pubblica.
Mi risulta che la candidata di cui parliamo sia stata sottoposta a una prova come tutti e in questo momento non ho ragione di dubitare che la Commissione esaminatrice l’abbia valutata in piena trasparenza.
Ma ho voluto comunque richiedere al Segretario Generale del nostro Comune di verificare che tutto si sia svolto nel rispetto della legge, per quanto mi riguarda una condizione irrinunciabile.
Un’ultima osservazione, davvero per sgomberare il campo da ogni equivoco.
La procedura di mobilità rappresenta la modalità di reclutamento del personale della P.A. privilegiata dal legislatore, per una ragione oggettiva che si può intuire e che prescinde dalle intenzioni dei sindaci, delle giunte e delle amministrazioni comunali: è finalizzata a ottimizzare l’impiego delle risorse umane già presenti nel sistema, riducendo il ricorso a nuove assunzioni e quindi a nuovi impegni di spesa.