Apprezzamenti nei confronti di due operatrici sanitarie, medico condannato a due anni e un mese di reclusione per violenza e molestie

Si è conclusa con una condanna a due anni e un mese e con una interdizione di tre mesi dai pubblici uffici, la vicenda che vedeva coinvolto un medico di Brindisi responsabile sanitario di una struttura di riabilitazione psichiatrica fuori dalla provincia di residenza.

La vicenda prende spunto dalle denunce sporte da due operatrici sanitarie della stessa struttura, le quali denunciarono il medico della struttura in cui prestano servizio poiché lo stesso avrebbe sul posto di lavoro palpeggiato le due operatrici ed inoltre avrebbe utilizzato nei confronti di una delle due espressioni del tipo “stai messa bene” guardandole il fondoschiena oppure, mentre un paziente psichiatrico era intento a masturbarsi, dicendole “è normale che ci si masturbi visto che ci sei tu che sei una bella donna”.

I fatti sono collocati in epoca anteriore e prossima al mese di ottobre 2020.

A seguito di dette denunce, il dottore veniva rinviato a giudizio, in ordine al reato di violenza sessuale e di molestie sessuali e le due operatrici si costituivano parti civili nel processo penale, con gli avvocati Alessandro Cavallo e Marco Pomes, del foro di Taranto.

L’avvocato Alessandro Cavallo

Nonostante il procedimento penale fosse in corso, il dottore non ha mai rassegnato le proprie dimissioni dal posto di lavoro e per questa ragione le due operatrici sanitarie erano costrette puntualmente a  cambiare i turni pur di non incrociare lo stesso.

La nuova APP di Super In, guarda che spesa!

Le due donne hanno vissuto per anni in uno stato di avvilimento, vergogna e soggezione a seguito dei comportamenti posti in essere dal dottore, sino alla pronuncia definitiva del Tribunale di Taranto avutasi venerdì 21 febbraio, con la quale il dottore veniva condannato alla pena di due anni e un mese di reclusione.

Il reato di violenza sessuale è un reato ostativo e nel caso in cui la condanna di primo grado dovesse essere confermata in Appello e in Cassazione, per il dottore “provolone” si spalancherebbero le porte del carcere. 

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com