Si riporta di seguito la lettera aperta-sfogo di un cittadino francavillese pendolare che, come tante altre persone costrette a spostarsi, in questo periodo sta subendo un bel po’ di disagi indipendenti dalla sua volontà:
Gentile Redazione de Lo Strillone,
vi scrivo per portare all’attenzione della vostra testata un problema sempre più evidente e insostenibile per i viaggiatori: l’incertezza costante nella mobilità pubblica, in particolare per quanto riguarda il servizio ferroviario.
Lo sciopero annunciato per sabato e domenica ha costretto migliaia di persone, me compreso, a trovare soluzioni alternative per i propri spostamenti, con costi aggiuntivi e disagi organizzativi.
Ho acquistato un biglietto per un autobus per garantirmi il viaggio, salvo poi scoprire, solo all’ultimo momento, che lo sciopero era stato revocato.
Oltre al danno, anche la beffa: nel tentativo di ottenere un rimborso per il biglietto del bus, mi è stata restituita meno della metà della somma spesa.
Non si può più viaggiare con serenità né fare affidamento sui mezzi pubblici: scioperi annunciati e poi revocati, continui disservizi e ora anche la prospettiva di ulteriori complicazioni nelle prossime settimane, con nuove agitazioni già preannunciate.
I cittadini sono lasciati in balia di decisioni imprevedibili, senza tutele concrete per i costi che devono sostenere a causa di questa instabilità. Ritengo che questa situazione meriti una riflessione più ampia e un intervento serio da parte delle istituzioni e delle aziende di trasporto.
Spero che possiate dar voce a questa problematica e sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione che coinvolge quotidianamente migliaia di persone. Ringrazio per l’attenzione e resto a disposizione per eventuali approfondimenti.
Cordiali saluti,
Giovanni Cinieri
