Campo da golf, i proponenti rincarano la dose: «È una struttura sopra le Stelle per rispetto e valorizzazione del territorio, eccola spiegata…»

Di seguito una nota da parte della società “Francesco Cavallo e Figlio Srl” che intende realizzare un campo da golf nelle campagne al confine tra Francavilla Fontana e Ceglie Messapica, in agro francavillese:

Rispondendo a quanto sostiene la Maggioranza del Comune di Francavilla Fontana sosteniamo che un progetto studiato e ristudiato per oltre 10 anni da professionisti del settore e dai tecnici della Regione e dello stesso Comune, che ha ricevuto lodi soprattutto dall’ente regionale preposto alla tutela delle risorse idriche, non è assolutamente un progetto ambiguo, anzi la sua totale trasparenza e fruibilità sono state dimostrate, ultima volta con il convegno del 17 ottobre 2024, al quale erano presenti tutti i protagonisti per far conoscere a tutta la politica e alla cittadinanza l’intervento: la Fig, il settore Risorse Idriche della Regione Puglia, il Wwf, Federalberghi, Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe che si è resa disponibile a sostenere il progetto.

Forse i rimaneggiamenti a cui fa riferimento il Consigliere (Davide Mastromarino del Movimento 5 Stelle, ndr) sono quelli di tipo procedurale: in prima istanza il progetto è stato presentato quale Accordo di Programma, tuttavia, trattandosi di un intervento puntuale, di comune accordo la Regione Puglia e il Comune di Francavilla convertirono il procedimento da Accordo di Programma a procedura ai sensi dell’Art. 8 del D.P.R. n. 160/2010 “Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive”, in sede di ultima conferenza dei servizi, il nuovo funzionario all’Urbanistica della Regione ha sollevato la questione procedurale, contestando l’operato del suo predecessore e creando così la problematica in questione.

L’imprenditore cegliese Rocco Cavallo, padre di Francesco (amministratore della Francesco Cavallo e Figlio Srl)

A sostegno della salvaguardia del territorio, delle risorse idriche e dei contesti rurali non sono solo il Consigliere Mastromarino e tutta la maggioranza, ma anche noi ditta proponente, tant’è vero che per tutta la durata della progettazione si è tenuto conto fedelmente di quanto è prospettato dal PPTR della Regione Puglia.

Il PPTR all’Elaborato n. 5 Schede degli ambiti paesaggistici – Ambito 9 La campagna brindisina nella SEZ. A3.2 – I PAESAGGI RURALI al sottoparagrafo LA VALENZA ECOLOGICA DEGLI SPAZI RURALI riporta testualmente “La piana, che dall’entroterra brindisino, copre buona parte del comune di Mesagne, Torre Santa Susanna ed Oria fino a Francavilla Fontana, ha valenza ecologica scarsa o nulla. Presenta vaste aree agricole coltivate in intensivo a vigneti, oliveti e seminativi. La matrice agricola ha pochi e limitati elementi residui ed aree rifugio (siepi, muretti e filari). Nessuna contiguità a biotopi e scarsi gli ecotoni. In genere si rileva una forte pressione sull’agroecosistema che si presenta scarsamente complesso e diversificato.”

La ruralità della Masseria e dell’attività agricola non è stata mai preservata, per decenni l’azienda zootecnica ed agricola non ha mai:

– incentivato l’estensione, il miglioramento e la corretta gestione delle superfici foraggere permanenti e a  pascolo; al contrario sono aumentate le superfici a seminativo o a foraggere  annuali e diminuite le superfici a pascolo stabile;

– previsto misure atte a tutelare la conservazione dei lembi di naturalità costituiti da boschi, cespuglietti e arbusteti; al contrario si è consentito il pascolo irrazionale di specie bovine e ovine all’interno dei residui lembi di macchie e pascoli magri;

– previsto misure atte a conservare e valorizzare gli elementi della rete ecologica minore dell’agro-paesaggio quali muretti a secco, siepi, filari; al contrario i muretti a secco esistenti sono non manutenuti, parzialmente

crollati in più punti anche per il passaggio delle greggi non governate;

– previsto misure atte a favorire pratiche agro ambientali quali l’inerbimento degli oliveti e la coltivazione promiscua e intercalare; al contrario gli oliveti sono trascurati e ove possibile sfruttati per il la produzione di foraggio per l’alimentazione dei bovini, con conseguente aumento della diffusione massima della Xylella, generando un paesaggio triste e cupo.

La masseria Carlo di Noi Superiore è oggi caratterizzata da una prevalente trasandatezza anche architettonica e da linee ed elementi fortemente disorganici e non omogenei: lungi dal presentare quei tratti distintivi che sono propri dei migliori esempi delle masserie pugliesi.

Il progetto di restauro conservativo della Masseria rispetta ampiamente quanto previsto dalle Scuole del Restauro dei Beni Architettonici e di quanto è previsto ulteriormente dalle linee guida del PPTR.

I nuovi ambienti diffusi nell’agro e progettati secondo quanto previsto dal PPTR, sono una prescrizione data dalla Soprintendenza che ha anche approvato preliminarmente i morfotipi e le tecnologie impiegate per la realizzazione delle lamie.

Quanto sostenuto in merito alla situazione “Acqua”, ribadiamo ancora, che in Italia questo progetto è precursore della futura normativa europea che regolarizzerà la progettazione e gestione di campi di golf:

il PPTR prevede: “Salvaguardia degli equilibri idrici dei bacini carsici endoreici al fine di garantire la ricarica della falda idrica sotterranea e preservarne la qualità”, di fatti per il mantenimento dei soli 10 ettari di Campo da gioco, dell’attività agricola e zootecnica presenti nel resto dell’area di intervento ed anche in tutto il circondario, non ci sarà emungimento dalla falda acquifera, ma dal Canale delle acque reflue che lambisce la proprietà, attraverso un processo di affinamento, che introdurrà acque batteriologicamente simili a quelle potabili, non vi è alcuna condotta da creare, si intercetterà la condotta AQP già esistente che porta le acque reflue da Ceglie a Francavilla fino al Canale Reale. Questa scelta progettuale è stata sostenuta fin da subito dall’Autorità di Bacino, dall’AQP e da tutti gli enti preposti, ciò dimostra che l’impatto del Campo sul territorio è migliorativo.

Vanno ancora ricordati altri aspetti importanti: il Campo daGolf è stato già approvato dalla Federazione Italiana Golf come campo per disputare campionati internazionali; la posizione strategica del Comune di Francavilla tra gli aeroporti di Brindisi e Grottaglie, tra i due mari e la distanza intermedia tra Bari e Lecce; i campi da golf in Italia sono realizzati anche in zone vincolate, in parchi archeologici e in riserve.

Il Progetto del Campo da Golf a Betania persegue gli obiettivi che FederGolf si è posta nel rendere i campi di golf facilitatori e sviluppatori degli ecosistemi presenti nei territori in cui essi insistono.

Un percorso di golf gestito secondo criteri di sostenibilità ambientale svolge numerose funzioni:

– rappresenta un’oasi per l’incremento e la tutela della biodiversità e della funzionalità della rete ecologica;

–  ha un ruolo di fascia tampone e fascia filtro nei confronti delle acque superficiali e sotterranee;

– consente la conservazione del patrimonio paesaggistico;

– fornisce preziosi spazi verdi ricreativi in contesti urbanizzati;

– consente il risparmio di risorse naturali ed economiche;

– crea occupazione nelle comunità locali.

Pertanto, vista la poca conoscenza del progetto, delle condizioni in cui versa questa porzione di territorio francavillese, siamo sempre pronti ed aperti a nuovi spunti di riflessione ed incontri conoscitivi, affinché non si possa perdere ulteriore tempo e un’occasione di crescita per tutti, in primis per la città di Francavilla Fontana.

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com