“No al campo da golf in quel punto”. Il vice sindaco di Francavilla Fontana Domenico Attanasi, con deleghe anche a Urbanistica e Contenzioso, ha spiegato in un’intervista concessa ad Antenna Sud la posizione dell’amministrazione in merito al campo da golf che un’impresa con sede a Ceglie Messapica – Francesco Cavallo e Figlio Srl – intende realizzare in località Betania nelle campagne fra Ceglie Messapica, appunto, e la Città degli Imperiali.
Nei mesi passati, il Tar ha dato ritenuto corretta la procedura finora seguita e sfociata in una conferenza dei servizi dall’esito positivo, tant’è che lo scorso 17 ottobre proponenti e progettisti presentarono il progetto del campo da golf da 18 buche – con annessi club house e albergo diffuso – a Castello Imperiali.
Nei giorni passati, però, il Comune ha deciso d’impugnare la sentenza del Tar e di ricorrere al Consiglio di Stato (con conferimento dell’incarico legale all’avvocato Fabio Patarnello).
Incalzato dalle domande del collega (giornalista) Michele Iurlaro, Attanasi ha risposto punto su punto.
Ha anzitutto specificato come la decisione di proporre appello non abbia una valenza ideologica:
“L’amministrazione non è pregiudizialmente contraria a qualunque tipo d’intervento sul proprio territorio, ma il punto è un altro: l’amministrazione comunale è contraria a insediare quel tipo di intervento lì dove lo si vuole insediare; parliamo di un sito ad elevata valenza paesaggistica, e non lo dice l’amministrazione comunale ma lo afferma la Sezione tutela e valorizzazione del paesaggio della Regione Puglia; c’è scritto nel Pug, quel sito è inserito nel Pug nell’ambito di un contesto rurale e a valenza paesaggistica; c’è scritto nel Pptr regionale, quel sito è un sito a cui viene attribuita la valenza di testimonianza della stratificazione insediativa”.
In sede di conferenza di servizi ha legittimato quel progetto dando il suo ok?
“La Regione Puglia ha dato il suo assenso alla realizzazione del campo da golf ma non alla realizzazione delle strutture alberghiere, per quanto si tratti di un albergo diffuso e cioè di 58 distribuite su tutto il terreno. La conferenza dei servizi ha dato un assenso parziale, tant’è che il progettista ha impugnato a sua volta al Tar quel provvedimento”.
Cos’accadrà se il Consiglio di Stato boccerà il ricorso?
“Non si può fare una prognosi sull’esito di un qualunque giudizio e in particolare su questo, che è un giudizio complesso in cui le questioni sono tante; non dobbiamo trascurare il parere contrario della Sezione urbanistica della Regione Puglia, che aveva detto di no. Il parere conclusivo della conferenza dei servizi, che contiene in sé il parere negativo della Sezione urbanistica della Regione Puglia, è di novembre 2022, mentre le modifiche progettuali sono di agosto. La Regione Puglia, sotto il profilo urbanistico, sostiene che il tipo di procedura attivata, che dovrebbe sfociare nell’adozione di una variante semplificata, non è possibile laddove l’intervento sia in contrasto col Pptr. Quindi c’è quest’ulteriore profilo che sarà evidentemente valutato dal Consiglio di Stato. Dopodiché, se il Consiglio di Stato dovesse respingere il ricorso del Comune o quello della Regione, se la Regione riterrà di proporlo avverso l’altra sentenza del Tar, si dovrà tornare intanto in conferenza dei servizi per rivalutare la proposta alla luce dei rilievi del Tar ed eventualmente del Consiglio di Stato e poi si dovrà tornare in Consiglio comunale; in quell’occasione, in consiglieri comunali faranno le loro valutazioni. La decisione finale resta comunque in capo al Consiglio comunale”.
Qualcuno paventa – o azzarda – addirittura possibili richieste di risarcimento da parte dei proponenti…
“E perché dovrebbero? Un’azione risarcitoria può essere proposta laddove un ente esprima un diniego immotivato, ingiustificato, irragionevole, irrazionale rispetto a una proposta. Noi non abbiamo adottato alcun provvedimento, ci siamo avvalsi del nostro diritto di sottoporre alla valutazione dell’Autorità giudiziaria un provvedimento amministrativo che è stato emesso da altri enti; quindi non può esistere un’ipotesi di questo genere”.
Riassunto: “Se vogliamo ridurre all’osso la questione: campo da golf no, in quel sito”.