Di seguito una nota da parte del consigliere regionale Maurizio Bruno (Pd), anche presidente del Comitato permanente di protezione civile:
I medici e gli infermieri degli ospedali di Brindisi, Francavilla e Ostuni, non si toccano.
Lo voglio dire nel modo più diretto e chiaro possibile: restano dove sono.
In questi giorni si sta molto discutendo della possibilità messa sul tavolo dal consigliere regionale Fabiano Amati, di pescare personale dagli ospedali brindisini, per rendere operativo il nuovo ospedale di Fasano-Monopoli.
E’ una possibilità che non può esistere.
Un nuovo ospedale, e ben venga quello che sta per aprire tra le due province pugliesi, deve essere un servizio in più, un’opportunità che si aggiunge, non un gioco delle tre carte in cui si riempie un ospedale svuotandone altri, per cui alla fine il risultato rimane lo stesso.
Anzi, peggiora.
La sanità a Brindisi sta già vivendo da tempo un momento di enorme difficoltà proprio sul reperimento di personale e sull’esistenza stessa di molti reparti. Non possiamo permetterci di perdere o trasferire anche un solo infermiere o medico.
Per il nuovo ospedale ci sono concorsi e graduatorie a cui attingere. Questa deve essere la strada, non danneggiare le strutture esistenti.
Già tempo fa con l’allora sindaco di Brindisi Riccardo Rossi proponemmo l’apertura a Brindisi di un nuovo, vero, sicuro e più grande ospedale per tutta la provincia. Non solo quell’appello è caduto nel vuoto, adesso si pensa addirittura di andare nella direzione opposta.
Quindi no, il percorso indicato non è in alcun modo percorribile e non deve essere nemmeno preso in considerazione. Per il resto, ampia disponibilità a collaborare. Ma a collaborare perché il territorio cresca, perché i servizi aumentino, non perché venga svuotata la sanità brindisina per quella di altri territori.