Disabili non multabili in Ztl e aree pedonali, Curto (Fi): “Chi ha già pagato non avrebbe diritto a rimborso? Quanto è stato ‘donato’ al Comune?”

“Se quei verbali ai danni dei disabili erano illegittimi, che ne sarà dei soldi illegittimamente incassati dal Comune per quei verbali?”.

È questo il nocciolo di un’interrogazione presentata dal consigliere comunale di Francavilla Fontana, capogruppo di Forza Italia, Alessio Curto. Il quale riparte, nelle sue considerazioni, da uno dei casi che nei giorni scorsi hanno interessato l’amministrazione comunale e anche la minoranza. Il caso delle 120 e passa “multe” comminate a un pensionato invalido 80enne residente nel centro storico, dove insistono sia una Zona a traffico limitato, sia un’Area pedonale urbana. L’anziano, per spostarsi da casa e per tornarvi, era transitato in più occasioni dalle aree con restrizioni messe a punto nel 2019 dall’amministrazione comunale di allora, che in buona parte è anche quella di oggi.

La pubblica denuncia di presunta illegittimità delle sanzioni era giunta dal presidente del Consiglio comunale – espressione della maggioranza, in quota Partito democratico – Maurizio Bruno. Peraltro, anche il prefetto di Brindisi, cui il presunto trasgressore aveva proposto ricorso, aveva numerose volte annullato ogni contestazione.

E persino una Commissione consiliare convocata ad hoc aveva preso atto della circostanza che limitare la circolazione alle persone disabili era in conflitto con la normativa nazionale di settore, oltre che con la stessa Costituzione. I disabili certificati e muniti di contrassegno, dovendo affrontare quotidianamente difficoltà di spostamento, possono circolare tranquillamente nelle zone con limitazioni a prescindere da loro comuni e Stati di residenza.

Per loro e per i veicoli a loro intestati o comunque a loro servizio, insomma, non vi può essere intolleranza di alcun tipo: non devono essere puniti. E, allora, il consigliere Curto trae spunto dalle considerazioni generali, parla di “gaffe”, rende onore al clamore mediatico suscitato dalla vicenda e si pone interrogativi concreti, che smista al massimo organo politico – amministrativo comunale: il Consiglio. Scrive nella premessa della sua interrogazione di un abbaglio preso tanto dal Comando di polizia locale quanto dalla stessa amministrazione in carica; si concentra poi sul “silenzio” seguito, per parte amministrativa, al “giustificato can can mediatico”.

Ipotizza, Curto, che molti cittadini disabili abbiano persino pagato per essere circolati in Area pedonale urbana. E allora chiede: “Quante multe e per quale importo complessivo sono state corrisposte a tali cittadini da quando è in vigore la normativa nazionale ai giorni nostri?

Il Comune ritiene giusto e opportuno rimborsare tali somme ai cittadini con disabilità che abbiano già pagato tali multe per essere appunto, con ogni diritto, transitati nelle zone Apu?

Quali sono le altre iniziative che l’Amministrazione comunale intende assumere per risolvere tale incresciosa situazione, ivi compresi corsi di formazione per il Comando di polizia locale?”.

Se ne parlerà nel corso di una delle prossime sedute del Consiglio comunale. Chi ha già pagato, sapendo ormai di non essere tenuto a farlo, rivorrebbe i soldi indietro.

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