Il presidente del Coni Giovanni Malagò orgoglioso degli investimenti fatti nella Città degli Imperiali: circa 6.5 milioni tra stadio e palazzetto. Fino a circa due anni fa di scontato non c’era granché, anzi: Francavilla Fontana era esclusa dai Giochi del Mediterraneo Taranto 2026.
Nessun euro sarebbe transitato dalla Città degli Imperiali, che pure era stata inclusa nel primo masterplan della manifestazione sportiva, una sorta di piccola Olimpiade limitata ai Paesi che affacciano sul Mare Nostrum. Di più: quegli stessi Giochi rischiavano seriamente di sfuggire al capoluogo ionico e, di conseguenza, a tutti i comuni limitrofi sia del Tarantino che del Brindisino e del Leccese. In seguito, commissario è stato nominato quale commissario Massimo Ferrarese che ha sistemato la situazione: 300 milioni di euro tutti insieme il Salento – ma proprio la Puglia – per una sola manifestazione non li aveva mai visti, neppure per i Mondiali di calcio di Italia ’90.
E tra i comuni beneficiari di quei fondi figura, per l’appunto, Francavilla Fontana. Qui, ieri mattina, Ferrarese e il presidente del Coni Giovanni Malagò hanno fatto capolino per posare simbolicamente la prima pietra dei lavori nello stadio “Nuovarredo Arena” (casa della Virtus Francavilla Calcio e gestito dalla stessa società del presidente Antonio Magrì). Ad accoglierli, il sindaco Antonello Denuzzo, il suo vice Domenico Attanasi, l’assessora ai Lavori pubblici Annalisa Toma e numerosi altri rappresentanti politici sia di maggioranza che di minoranza.
Ferrarese, imprenditore e già presidente della New Basket Brindisi e di Invimit, ha fatto gli onori di casa, essendo un francavillese doc. Con lui, anche Denuzzo, Attanasi e il patron della Virtus Francavilla Calcio hanno mostrato e raccontato a Malagò i loro progetti per migliorare lo stadio – già intitolato a Giovanni Paolo II – e per affrontare al meglio la sfida dei Giochi anche al palazzetto dello sport di via Argentina. Sia nel primo che nel secondo impianto sportivo sono previsti importanti lavori di miglioramento – già aggiudicati – che comprendono anche i parcheggi, da sempre un problema concreto per poter fruire dei numerosi eventi sportivi che pressoché a cadenza quotidiana interessano la Città degli Imperiali: non solo calcio, basket e pallavolo ma anche sport cosiddetti minori, che a queste latitudini godono di pari dignità.
Il presidente Malagò, sicuramente abituato a palcoscenici più importanti, ha apprezzato molto quella “bomboniera” rappresentata – a suo stesso dire – dallo stadio Nuovarredo Arena, avendone apprezzato la collocazione nel tessuto urbano e ogni sforzo già compiuto per renderlo a misura d’uomo e di tifoso. Piccolo, ma molto bello. Il commissario Ferrarese ha ribadito con orgoglio l’aver potuto premiare, in un certo qual senso, la propria città natale non tanto e non solo per questioni affettive ma anche e soprattutto per ragioni di merito infrastrutturale.
Qualora non ci fossero state, l’affetto non sarebbe stato sufficiente a finanziare alcunché. Il sindaco Denuzzo ha ringraziato i suoi ospiti e specificato come un ruolo determinante sia stato svolto finora e sarà svolto in seguito dall’incessante lavoro dei tecnici comunali, che hanno realizzato progetti e gare in tempi da record. Le imprese aggiudicatarie potranno ora concentrarsi sui loro compiti, da portare a termine il prima possibile: qualche mese, presumibilmente fino alla prossima estate. Dopodiché, sarà la volta dei collaudi. Da qualunque angolazione si osservi la cosa, si sta scrivendo un pezzo di storia sportiva locale.