I piccioni possono nuocere alla salute dei cittadini. L’Amministrazione comunale di Francavilla Fontana ha scelto la falconeria come soluzione a proliferare dei pennuti. Il Movimento 5 Stelle, però, non è del tutto d’accordo. Davide Mastromarino, consigliere pentastellato di maggioranza, riconosce la pericolosità dei colombi per decoro e igiene urbani. Dopodiché ricorda il programma elettorale della sua forza politica, nel quale i colombi o piccioni – che dir si voglia – erano presi in considerazione ma sotto un profilo diverso. I 5 Stelle, a un certo punto della passata amministrazione Denuzzo, hanno anche disposto di un assessore all’Ambiente: l’ex consigliere comunale Giuseppe Ricchiuti. Questi, a suo tempo, aveva già avviato un programma diverso su questo tema.
“Nel tempo abbiamo presentato all’assessore all’ambiente e al benessere animale tramite il consigliere comunale Davide Mastromarino – dichiarano i 5 Stelle – diversi preventivi di massima, interrogazioni e studi sull’efficacia di un sistema integrato e combinato (ovistop-falconeria-dissuasori) ma appuriamo che la stessa abbia scelto come metodologia esclusiva quello della falconeria. Un sistema sicuramente utile nelle fabbriche e nei luoghi ben circoscritti, ma inefficace da solo, in una città grande come Francavilla, che presenta un numero di colombi molto alto, che oltretutto con la pratica del lancio dei Colombi dopo il rito dei matrimoni ha permesso nel tempo una riproduzione di specie miste, molto adattive e resistenti”.
Continuano i pentastellati: “Oltretutto la pratica della falconeria, che per alcuni aspetti potrebbe essere anche macabra, decapitazione dei colombi in volo, oltre allontanamento temporaneo degli stessi, rischia di essere altamente inefficace se non associata ad altri metodi come l’utilizzo del sistema ovistop (mangime contraccettivo o farmaco veterinario), sistema quest’ultimo molto efficace, sperimentato e utilizzato in tantissime città italiane ed Europee con la diminuzione fino al 75% nel giro di 12 mesi della presenza di colombi, in quanto oggettivamente la riproduzione massiva della specie non avverrebbe più.
Il sistema esclusivo dell’utilizzo della falconeria permette solo l’allontanamento, molto spesso anche temporaneo, dei colombi da un luogo a un altro, con sperpero di denaro pubblico”.
La falconeria promossa invece dall’attuale assessora Numa Ammaturo – sempre secondo Mastromarino e i suoi – sarebbe peraltro costosa: “Basti pensare che questi interventi di falconeria a step e su chiamata, per pochissimi mesi costerà alla città 8mila euro, con l’unico risultato di spostare i colombi da un luogo, che magari fino a quest’oggi non era invaso, ad un altro. Non si può avere la presunzione di spegnere un incendio con un bicchiere d’acqua”.
E, insomma, questo modo di contrastare l’invasione dei piccioni non andrebbe affatto bene: “Chiediamo all’amministrazione che il processo di cambiamento passi da scelte oculate che possa coinvolgere anche esperti e consiglieri disinteressati”.
“Si preferisce ancora una volta un metodo poco efficace rispetto alla problematica ma con risultati di ‘immagine’ immediati, invece che soluzioni strutturali efficienti ed efficaci. La soluzione dei problemi non deve passare necessariamente dal consenso elettorale”.
Per Capodanno, una nuova polemica sotto l’albero ancora addobbato di Denuzzo.