[Foto in anteprima: Enzo Balestra]
“L’esclusione della Basilica del Santissimo Rosario di Francavilla Fontana, dal novero delle chiese destinate al pellegrinaggio in concomitanza del Giubileo dell’anno 2025 ha giustamente destato profonda delusione e amarezza in gran parte della opinione pubblica francavillese”.
A dichiararlo è l’avvocato Euprepio Curto, già senatore della Repubblica.
Per inciso, la Diocesi di Oria – presieduta dal vescovo Vincenzo Pisanello – ha indicato quali uniche chiese giubilari soltanto la basilica di Maria Santissima Assunta in Cielo e il Santuario di San Cosimo alla Macchia, tutte e due in territorio oritano. Qui sarà possibile, tra le altre cose, ricevere l’indulgenza plenaria.
“Non sono affatto comprensibili – ha dichiarato l’ex senatore – i motivi per i quali la Diocesi di Oria abbia ritenuto di non includere nell’elenco delle 91 chiese quella che a buon diritto costituisce un punto di riferimento per l’intero Salento, trattandosi della chiesa più grande della stessa Diocesi, quella con la più alta cupola dell’intero Salento, interamente ricostruita nel 1743 dai D’Angiò dopo un terrificante terremoto”.
“Resta il fatto – ha proseguito l’Avv. Curto – che, in disparte qualsiasi considerazione ulteriore rispetto ai ritorni positivi che vi sarebbero stati per Francavilla Fontana sotto i più diversi e disparati motivi, non esclusi quelli conseguenti alla positiva “ossigenazione” dell’asfittica economia locale, ormai questa città diventa ogni giorno di più priva di appeal e di considerazione, sicché la vicenda della Chiesa Matrice ne è solamente la non gradevole conferma”.
“Ma resta pure il fatto, ancora più inquietante – ha concluso l’ex senatore – , che chi sotto il profilo istituzionale dovrebbe essere maggiormente attento a tali accadimenti, fa finta di non accorgersene, oppure – ed è anco rpiù grave- non se ne accorge affatto.