[Le foto a corredo del post sono di Fernando Barone]
In una delle sue più belle affermazioni, Franca Valeri sosteneva che il teatro altro non era che la bella copia della vita. Uno spazio dove tutto può accadere e dove spesso si esasperano le altalene delle nostre vite, sospese tra alti e bassi, tra picchi di felicità e cadute libere.
Anche per Ka-tet, compagnia attiva sul territorio dal 2016, è arrivato il momento di chiudere un ciclo durato otto anni e di rinnovarsi nelle cariche e nelle guide che accompagneranno i progetti nel prossimo quadriennio. L’assemblea dei soci riunitasi nel mese di Novembre, ha rinnovato la fiducia al presidente Antonio Carbone e ha eletto il nuovo consiglio direttivo con l’ingresso di Ernesto De Sario e Mario Spina che affiancheranno Vladimiro Spalanzino (vice-presidente), Francesca Durante (segretaria e tesoriere), Mimmo Strabone e Ubaldo Spina. Fabrizio Misurale e Pamela Cinieri, consiglieri del direttivo uscente, continueranno a collaborare attivamente con la compagnia insieme a Antonello D’Amico, Simona Delli Santi, Alessandra De Michele, Angela Fella, Rita Labbro Francia, Claudio Murra e Natalia Proto.
Ka-tet è già al lavoro per la programmazione 2025. In particolare si prevedono nuovi contributi teatrali ad indirizzo sociale per sensibilizzare bambini e adulti sull’importanza della donazione di sangue per i pazienti talassemici (Progetto a cura dell’AVIS Comunale ORIA dal titolo “Il valore della persona”). Parallelamente saranno programmate nuove repliche de “Gli Allegri Chirurghi” e altre iniziative che possano potenziare la capacità della compagnia di uscire fuori dagli schemi classici del teatro locale e generare estese riflessioni su temi importanti come razzismo, ambiente e violenza di genere.
Restano ancora vive, infatti, le voci del carabiniere e di Francesca Boitani interpretati da Mario Spina e da Simona Delli Santi nel corto “Piccole cose di valore non quantificabile” messo in scena nella Basilica Cattedrale il 24 novembre scorso. Dieci minuti di intense emozioni, di silenzi e di lunghi applausi che hanno ulteriormente confermato la bontà del posizionamento di Ka-tet in questa tipologia di rappresentazioni e nella diffusione di messaggi positivi attraverso l’arte teatrale.
La compagnia, riprendendo metaforicamente lo scatto magistrale di Fernando Barone, augura alla cittadinanza oritana e a tutti i propri follower, un Natale caratterizzato da un riflettore acceso sulle cose e sui valori più importanti della nostra vita, spegnendo al tempo stesso corse, affanni e distrazioni che caratterizzano sempre più la nostra quotidianità.