Magia di Natale, ma non per tutti: “Io, disabile, costretta a spostare l’auto e a restarmene bloccata in casa. Nel mio stallo, le marionette…”

Di seguito lo sfogo da parte di una persona disabile che sabato scorso si è ritrovata bloccata in casa sua a Francavilla Fontana in occasione dell’evento “Artisti di strada nei castelli”, inserito nel cartellone “Magia di Natale” promosso dal Comune. La polizia locale, con un’ordinanza, ha disposto la rimozione da corso Umberto I di tutti i veicoli, compresi appunto quelli in uso alle persone disabili (e aventi diritto a uno stallo). Interpellato sulla questione, Sergio Tatarano, assessore a Pari opportunità e Mobilità sostenibile, ha dichiarato di dover effettuare degli approfondimenti e di poter esprimersi in seguito.

Intanto, ecco qui sotto lo scritto giunto in redazione a firma della dottoressa Margherita Caroli (medico chirurgo pediatra e nutrizionista):

La dottoressa Caroli

Premessa: la mia protesta non è un fatto personale, ma la protesta a protezione di una categoria di persone i cui problemi sono solo utilizzati per fare “scena di solidarietà” da parte di alcuni rappresentanti della politica locale e che, in realtà, non sono interessati alla loro risoluzione.

Sabato 7 dicembre, sono andata al comando della polizia locale per chiedere chiarimenti sull’ordinanza a firma della comandante della stazione di polizia locale, che imponeva la rimozione delle auto parcheggiate da alcune strade di Francavilla in occasione della manifestazione prevista dal Comune inserita nel cartellone “Magia di Natale”. In assenza della comandante, un agente mi ha spiegato che la mia auto con il contrassegno di disabilità doveva essere rimossa dal parcheggio per disabilità a me gentilmente concesso di fronte alla mia abitazione in corso Umberto I, come riportato nell’ordinanza, per:

“poter consentire lo svolgimento della manifestazione, ed all’uopo adottare tutti i provvedimenti amministrativi necessari e finalizzati alla salvaguardia della pubblica incolumità ed alla fluidità del traffico veicolare”.

Giustamente, nell’ordinanza in questione, ai veicoli della forza pubblica e ai mezzi di soccorso era permesso circolare e sostare.

Nell’ordinanza (ma anche in tutte quelle precedenti sempre sullo stesso tema, perché questa storia va avanti da 4 anni) viene omesso il “piccolo particolare” che, secondo il codice della strada art. 11 comma 1 “Alle persone detentrici del contrassegno di disabilità viene consentita, dalle autorità competenti, la circolazione e la sosta del veicolo al loro specifico servizio, purché ciò non costituisca grave intralcio al traffico, nel caso di sospensione o limitazione della circolazione per motivi di sicurezza pubblica, di pubblico interesse o per esigenze di carattere militare, ovvero quando siano stati stabiliti obblighi o divieti di carattere permanente o temporaneo, oppure quando sia stata vietata o limitata la sosta. “

Nel regolamento attuativo del codice della strada viene ripetuto lo stesso concetto che permette alle auto a disposizione delle persone con disabilità di essere utilizzate in ogni caso di emergenza. Questo perché, giustamente,  l’auto, per le persone con disabilità motoria grave, sostituisce le gambe ed è necessaria ed indispensabile per poter avere una vita che si possa avvicinare a quella delle persone “normali”.

Al termine dell’incontro di chiarimento che, per la verità ha chiarito poco, mi è stato consigliato di ” evitare la polemica e di rimuovere l’auto.”

Ligia al rispetto della legge, ieri alle 14, ho chiesto aiuto alla mia famiglia per la rimozione della mia auto perché se l’avessi spostata io, mi sarei trovata nell’impossibilità di poter tornare a casa a piedi, proprio per la mia disabilità.

Sempre sabato sera alle 19,30 sento musica e canti provenire dalla strada e per avere un minimo di gioia, sono scesa a vedere in cosa consisteva la manifestazione prevista in corso Umberto. Sono rimasta senza parole quando, aperto il portone della mia casa, ho trovato corso Umberto vuoto di auto e persone eccetto un palchetto di marionette posizionato… esattamente sul parcheggio a me riservato.

E allora mi chiedo e chiedo alle autorità politiche e di polizia locale:

Chi decide il posizionamento delle attività? Possibile che a nessuno sia venuto in mente un minimo di rispetto e che su 300 metri di corso Umberto sia stato scelto di posizionare il palchetto proprio in un parcheggio riservato? Come si può vedere dalle foto che ho scattato a conferma (perché onestamente la cosa è così surreale che potrebbe essere difficile credere alle mie parole) tutta la strada è totalmente libera. Questa decisione deve essere considerata come un semplice furto della salute e della dignità delle persone con disabilità o c’è un messaggio implicito di arroganza alla “Marchese del Grillo”?

A questo punto a che serve avere e pubblicizzare la presenza della garante della disabilità tanto sbandierata dalla municipalità se continuano ad accadere questi episodi di mal pratica? Il vicepresidente del Consiglio comunale (Francesco Carucci, ndr) è al corrente di queste procedure errate e offensive? La settimana della mobilità sostenibile è stata solo uno specchio per le allodole?

La magia del Natale è risultata essere un incubo di umiliazione per la categoria a cui, mio malgrado, appartengo.

Invio questa protesta alla stampa perché, avendo inviato precedentemente note di protesta su questo stesso problema che la municipalità continua a non voler risolvere, al sito ufficiale del Comune ho verificato che le mie note non venivano pubblicate, bensì censurate.

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