S’indaga a Brindisi sulle cause della morte in ospedale, nella notte tra il 3 e il 4 dicembre, di una 39enne di Francavilla Fontana. Il sospetto è che possa essere stata vittima di un caso di malasanità, un’ipotesi per nulla ovvia e tutta da accertare. Fare chiarezza: questo il senso della denuncia presentata dai suoi familiari per il tramite del loro legale di fiducia. La salma della giovane donna è a disposizione del sostituto procuratore Giovanni Marino, dopo che nel pomeriggio di ieri (mercoledì 4 dicembre) sono stati celebrati i funerali nella chiesa dei Sette Dolori.
La morte si è verificata poco dopo la mezzanotte di martedì 3 dicembre nel nosocomio “Antonio Perrino” di Brindisi, dove la paziente era stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza a seguito di una presunta colica renale (forse dovuta a calcoli). Il giorno prima e poi nella serata dell’indomani era stata trasportata al “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana lamentando forti dolori al fianco sinistro, accompagnati da vomito.
La prima volta, le era stata prescritta una terapia da seguire; nella seconda occasione, ne era stato disposto il trasferimento nel capoluogo. Qui è giunta nella tarda serata di martedì, quando il suo quadro clinico, dopo gli accertamenti diagnostici e soprattuto a seguito dell’operazione, ha finito per precipitare.
Di oggi, 5 dicembre, la denuncia ai carabinieri e il trasferimento del feretro – a cura dell’agenzia funebre “Petali di Rose” – dal cimitero di Francavilla Fontana alla sala mortuaria del camposanto di Brindisi, come disposto dal pubblico ministero.
Ora investigatori e magistrato inquirente, che hanno sequestrato la documentazione clinica, si concentrano sui motivi che hanno condotto al decesso e sui dubbi esposti dalla famiglia: quella vita si sarebbe potuta salvare? Nelle prossime ore la decisione sull’utilità o meno di eseguire l’autopsia.