Neonazisti e neofascisti dichiarati e fieri di esserlo. Questa mattina (4 dicembre) la polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura: 25 indagati in tutt’Italia – uno anche nel Brindisino – 12 dei quali finiti in carcere. Hanno tra i 19 e i 76 anni. Sembra avessero ruoli specifici come “comandante”, “editore”, “istruttore”. Nei covi sono stati ritrovate pubblicazioni, bandiere, pubblicazioni e diverso altro materiale inneggianti a uno dei periodi più bui della storia.
L’operazione ha preso di mira il gruppo suprematista “Werwolf Division”, poi “Divisione Nuova Alba”. Le ipotesi di reato sono: associazione per delinquere con finalità terroristiche e di propaganda e istigazione per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Nel calderone, anche la detenzione illegale di armi da fuoco.
I poliziotti brindisini della Digos sono intervenuti sotto il coordinamento del vice questore Walter Tamburrano e con l’ausilio dei colleghi del Commissariato di Ostuni, coordinati dal vice questore Michele Marinelli, hanno arrestato un uomo originario di Milano ma residente da diverso tempo nella Città Bianca. Come gli altri, sarebbe stato parte integrante di un’associazione che avrebbe propalato teorie neonaziste su Telegram e sul Web.
Sotto l’egida della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e della Direzione centrale della polizia di prevenzione, sono state effettuate perquisizioni nelle province di Bologna Bari, Brindisi, Lecco, Milano, Monza Brianza, Modena, Palermo, Pesaro Urbino, Pescara, Pordenone, Ravenna, Roma, Teramo, Trieste, Vercelli e Vicenza.
Gli indagati avrebbero negato la Shoah e puntato a sovvertire l’ordinamento democratico in favore di uno Stato etico e autoritario fondato sulla razza “ariana”. Nei progetti, anche azioni violente nei confronti di alte cariche istituzionali.
L’inchiesta prese le mosse dai contatti tra i presunti appartenenti a quest’associazione e quelli di un altro gruppo sovversivo noto come “Ordine di Hagal”, disarticolato sul finire della 2022 dalla Digos di Napoli.
Il termine “Werwolf Division” richiama le divisioni naziste costituite per compiere sabotaggi e guerriglie contri gli Alleati. Il gruppo doveva essere “segreto, composto da pochi camerati validi e fedeli… pronti ad agire”. Uno degli obiettivi era reclutare nuovi uomini e donne pronti alla “rivoluzione”. Il gruppo Telegram “Movimento Nuova Alba” era piuttosto ristretto e in esso pare si progettassero le azioni più violente, oltre che la formazione di “guerrieri”.
Non sono mancati i volantinaggi, specie nel Bolognese. Uno fu ritenuto “esplosivo”: vi erano rappresentati un uomo armato e con skullmask affiancato dal simbolo nazista del sole nero e la citazione dell’estremista francese Dominque Venner: “Nulla sarà compiuto finché i germi del regime [liberale] non saranno sradicati fino all’ultima radice. Per questo bisogna distruggere la sua organizzazione politica, abbattere i suoi idoli e i suoi dogmi, eliminare i suoi padroni noti e quelli occulti, mostrare al popolo come è stato tradito, sfruttato e insozzato. Infine, ricostruire…”