Di seguito una nota da parte del direttivo dell’Udc Francavilla Fontana, guidato dalla segretaria Alessandra Vacca:
Francavilla: un campo di giostrai.
Il nostro coordinamento cittadino UDC lo denuncia da tempo: l’Amministrazione bicefala Denuzzo-Bruno è un mostro della politica nostrana che continua ad impantanare questa Città in un pericolosissimo immobilismo amministrativo che si traduce in danni enormi a carico dei cittadini.
Lo ha dimostrato, sebbene non fosse affatto necessaria una ulteriore conferma, l’ultima seduta di lavori del Consiglio comunale francavillese: una vera e propria Babele politica nella quale il Sindaco ha dovuto parare colpi provenienti da ogni direzione.
Se, da un lato, i Consiglieri di opposizione – quelli presenti ed inclini alla partecipazione attiva – hanno denunciato a gran voce le ennesime falle apertesi nell’operato scomposto ed affannoso dell’Amministrazione Comunale, dall’altra parte dei banchi si è levata, ancora una volta, la voce del PD locale che ha tuonato contro il punchball Denuzzo, dissociandosi dal suo operato e lanciandogli un ultimatum, rispetto al quale si attende, ancora, un riscontro.
La forza politica di maggioranza dimentica, di nuovo, di essere la maggioranza che governa questa Città.
Ciò che più sconvolge di questa assurda vicenda politica è la continua farsa del Partito Democratico francavillese, affetto da una patologica doppia identità, cronicizzatasi in questo infinito gioco di specchi deformanti, di maschere indossate e tolte senza soluzione di continuità, è nei silenzi colpevoli e nelle chiassose denunce lanciate al vento e mai concretizzate in azioni tangibili.
Evidentemente il problema è nella grande menzogna iniziale, quella della vita del mostro a due teste che ora giace mummificato in cantina in nome di un accordo elettorale che si è ampiamente rivelato un vuoto travestimento scaturito dell’incapacità di presentarsi all’elettorato con un programma serio, coerente e rispettoso di un’identità definita e non plasmabile dalle scadenze elettorali.
Il PD della Città degli Imperiali è ormai il fantasma di ciò che non c’è più, frutto di un disturbo dissociativo che solo una definitiva immersione nella realtà potrebbe -forse- curare.
Con grande senso di responsabilità bisognerebbe staccare la spina di questo Governo mitologico-circense che ha funambolicamente arrancato per un anno e mezzo tra inutili ed incompiute piste ciclabili, alberi caduti o abbattuti, cantieri disseminati ovunque, soldi pubblici sperperati, un Ospedale smantellato, bus a chiamata che nessuno chiama mai, strade e marciapiedi da terzo mondo, criminalità dilagante, sporcizia, rifiuti ed inciviltà dilagante.
È il tempo della responsabilità.