Sulla crisi di maggioranza aperta dalla consigliera capogruppo del Partito democratico Alessandra Latartara, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Francavilla Fontana, si sono espressi nei termini di cui sotto i consiglieri di centrodestra (opposizione) Alessio Curto (Forza Italia) Michele Iaia e Anna Ferreri (Fratelli d’Italia), Francesco Birtolo e Cosimo Di Maria (Insieme con Iaia):
Le ultime ore ci lasciano un quadro politico locale che sarebbe da definire folle e ridicolo dove a pagarne le conseguenze saranno, ancora una volta, i cittadini francavillesi.
La maggioranza di centrosinistra, o quel che ne rimane, a Palazzo Imperiali, non esiste più!
E forse una vera propria maggioranza non è mai esistita, se non un’accozzaglia di sigle che ha messo insieme sensibilità diverse che non hanno mai trovato una vera e propria sintesi formando un’unica anima.
Da giorni è in atto una grave crisi di maggioranza, così come annunciato in diretta ai microfoni del Consiglio comunale della Città, proprio dal Partito Democratico per voce della sua Capogruppo in Consiglio.
Proprio quel Partito Democratico che aveva per anni attaccato la prima amministrazione Denuzzo, in seguito corteggiandolo per poi allearsi a soli fini elettorali, ora si scopre improvvisamente disturbato dal modo di fare politica dell’Amministrazione comunale.
Un’Amministrazione comunale di cui il PD stesso, però, detiene la Golden Share con ben sette consiglieri comunali, un Presidente del Consiglio e due Assessori.
Se tutto ciò non è folle ed assurdo, è quantomeno, per l’appunto, ridicolo!
Ed è ancor più ridicolo aver visto in Consiglio comunale alcuni esponenti del PD fare gli spadaccini per poi rinfoderare le spade e votare la variazione di bilancio tanto contestata.
Forse non erano esattamente spade quelle agitate dagli spadaccini del Partito Democratico, forse le fodere erano vuote seppur ben in vista.
Di certo i dissapori sempre esistiti all’interno della coalizione PD – Città Futura si sono acuiti ed a pagarne le conseguenze è la città, priva di un governo serio.
Quella di Denuzzo è un’amministrazione pasticciona, sostenuta – forse e non si sa per quanto – da una maggioranza rissosa e per nulla unita.
