Da ieri, 18 novembre, e fino a Natale è stato ridisegnato il calendario dell’integrazione scolastica nell’Ambito territoriale sociale Brindisi 3. Quest’Ambito comprende ben sei comuni: Francavilla Fontana (capofila), Carovigno, Ceglie Messapica, Oria, San Michele Salentino, Villa Castelli.
L’integrazione scolastica è un prezioso servizio (esternalizzato) di assistenza agli studenti disabili delle scuole comunali. La Direzione dell’Ambito ha rilevato, sulla base dei dati forniti dall’Associazione temporanea d’imprese che gestisce il servizio (cooperative Solidarietà e Lavoro, Adam e Sirio), uno sforamento del monte ore e quindi dei soldi destinati al servizio stesso. Uno sforamento dovuto sia alle maggiori garanzie concesse ex lege ai lavoratori, sia al numero dei lavoratori stessi.
Il che ha comportato la decisione d’imporre ferie forzate a rotazione al personale assunto a tempo determinato e straordinari per il personale a tempo indeterminato che si ritrova quindi a gestire non più mediamente tre studenti, ma anche cinque o più.
Il che comporta non soltanto disagi per i lavoratori – sia quelli in ferie, sia quelli in servizio – ma anche per le famiglie dei bambini (di bambini si tratta, quando si parla di scuole comunali) affetti da disabilità secondo i commi uno e tre della nota legge 104.
Il servizio è a tutt’oggi affidato in proroga, nelle more di un nuovo bando che tarda ad arrivare con coperture economiche che si spera possano essere maggiori e adeguate a un fabbisogno – tanto economico quanto sociale – che negli anni è incrementato ambo i lati.
Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro alla presenza del direttore dell’Ambito, Gabriele Falco, dei Comuni e delle rappresentanze sindacali nel corso del quale sono stati assunti impegni a far data per il futuro, ossia per il il prossimo anno solare. I Comuni si sono impegnati a implementare la propria quota parte di contributo, sperando che anche Governo e Regione possano contribuirvi: perché, in fondo, non si può classificare un servizio come necessario e poi lasciarlo scoperto sotto il profilo finanziario.
E non si possono costringere i lavoratori da una parte a fare gli straordinari (i “fortunati” con contratto a tempo indeterminato, per un massimo di 24 ore settimanali), dall’altra a scontare in ferie i giorni in più lavorati.
Sul caso si sono espressi sia Luigi Verardi, responsabile Cisl Funzione pubblica Brindisi-Taranto, sia le consigliere comunali di Francavilla Fontana (La Città di tutti) Maria Passaro e Antonella Iurlaro. Difendono sia il primo che le seconde gli interessi dei lavoratori e delle stesse famiglie interessate, loro malgrado, dal problema. Verardi si chiede come mai, nonostante i problemi finanziari e il servizio in proroga, si siano consentite negli anni nuove assunzioni, per quanto a tempo determinato. Nuove assunzioni che hanno determinato, a quanto pare, lo sforamento del monte ore e quindi del tetto economico-finanziario fissato a monte. Passaro e Iurlaro chiedono conto del misfatto all’amministrazione comunale di Francavilla Fontana, cui chiederanno pubblicamente conto nel corso della prossima seduta delle assise.
Da qualunque angolazione la si osservi, la situazione è critica. Ferie forzate da una parte, lavoro forzato dall’altra. Nel mezzo, famiglie e soprattutto bambini già alle prese con problemi di disabilità di cui farebbero volentieri a meno. Dove risiedono le colpe, se ce ne sono? E principalmente: come si risolve per davvero e in modo definitivo la questione? A quando il nuovo bando sulla scorta delle mutate esigenze e dei mutati numeri in termini di utenza e personale? Interrogativi che meritano a stretto giro risposte esaustive, per il bene di un’intera comunità in un presunto Paese civile.