Un’icona è un’icona e in questo caso non si parla di un’icona del rock o comunque di un simbolo profano. L’icona in questione è nientemeno che quella della Madonna della Croce, che era scomparsa dalla “sua” porta quando quella porta muraria, spartiacque tra via Regina Elena, via Capitano di Castri e via Baracca, a Francavilla Fontana, fu sottoposta a restauro (fino a due anni fa). Il quadretto – di questo si tratta – di Maria, che dà il nome anche al non lontano Santuario di Borgo Croce, era scomparsa dalla sua nicchia nell’antica porta della Città degli Imperiali. No, non l’avevano rubata.
Se l’era presa il Comune per farla restaurare in tempi brevi. Questo, almeno, si pensava. I tempi si sono dilungati, ma dall’altro ieri, quell’icona è tornata esattamente dove si trovava, opportunamente chiusa a chiave e al riparo – si spera – da atti vandalici o atti non consoni di qualsiasi natura. Del caso “icona scomparsa” si erano occupati alcuni residenti di via Regina Elena, tra i quali Daniela Sardiello e Salvatore Incalza. Diversi i loro incontri, anche a tratti polemici, in Comune per sapere come “stesse” quel simbolo religioso cui erano e sono da sempre molto legati.
Non sono mancate le diatribe circa i ritardi, con quella nicchia rimasta vacante per tanto, troppo tempo. Ieri, finalmente, quel raggio di sole che in molti in cuor loro si sarebbero aspettati anche prima: la Madonna Santissima della Croce è tornata a “casa”, per giunta ancora più bella di prima. Nell’occasione, hanno assistito alla ricollocazione il presidente del Consiglio comunale (e consigliere regionale) Maurizio Bruno e il consigliere comunale Vanni Calò, che in quel quartiere hanno profonde radici.
“È un giorno di festa per tutta la comunità, un momento che riaccende il nostro legame con un simbolo tanto caro e prezioso” – hanno commentato Sardiello e Incalza, che nel frattempo avevano persino costituito un agguerrito comitato cittadino pro icona.
“In questa occasione speciale – ha continuato Sardiello, nota parrucchiera figlia di Lillino, il ‘re’ francavillese dei gelati scomparso di recente – desidero ringraziare di cuore tutti coloro che si sono impegnati affinché questo momento diventasse realtà. Un grazie particolare va al sindaco Antonello Denuzzo, alle consigliere comunali Maria Passaro e Antonella Iurlaro, al consigliere comunale Giovanni Calò, al consigliere regionale Maurizio Bruno, nonché presidente del Consiglio comunale, Emanuele Modugno, segretario di Rifondazione Comunista. Non ci mentivano, anzi: ci hanno ascoltato, sebbene abbiamo dovuto attendere un po'”.
Ora si potrà dunque tornare a invocare l’intercessione della Vergine anche a ridosso della Porta della Croce, uno dei simboli della Città degli Imperiali. La promessa è stata rispetta: quell’antica tela, carica di significato simbolico e ormai anche di valore artistico, è tornata ai suoi fasti. Nessun complotto, soltanto un “lifting” che a una certa età ci può stare. Anche per le icone, anche se non fanno parte dello show biz.
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