Ex sindaco e assessori di Erchie sono stati ieri rinviati a giudizio dal giudice Simone Orazio e dovranno difendersi a dibattimento dalle accuse mosse loro meno che dall’abuso d’ufficio, ormai abrogato. Sosterranno il processo: l’ex primo cittadino Pasquale Nicolì, l’ex vicesindaco Giuseppe Polito e gli ex assessori Pamela Melechì, Vito Oronzo Bernardi e Lina Ferrara. Devono rispondere, a vario titolo, di tentata concussione, atti persecutori, minacce e falsità materiale in atto pubblico. Per il solo Bernardi anche l’accusa di violenza sessuale per aver palpeggiato – è la tesi dell’accusa – una donna.
Tre degli imputati avevano optato per l’abbreviato: il sociologo di Bari Leonardo Palmisano, l’ex responsabile comunale dell’Area tecnica Ciriaco Ciro Pasquale e Cosimo De Stradis (un comune cittadino rimasto invischiato nella vicenda). Il primo è stato assolto perché il fatto non costituisce reato dall’accusa di concorso anomalo in concussione (si parlava dell’affidamento a una sua cooperativa della biblioteca comunale di Erchie). Il secondo è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione – oltre risarcimenti danni alle parti civili, da quantificarsi in separata sede – per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale (in concorso con Nicolì e Melechì). È stato assolto per particolare tenuità del fatto Destradis, che rispondeva di abbandono non autorizzato di rifiuti.
I fatti finiti a processo risalgono allo scorso mese di gennaio quando i carabinieri della Stazione di Erchie e del Norm della Compagnia di Francavilla Fontana, coordinati dai sostituti Antonio Negro, Giovanni Marino e Pierpaolo Montinaro, eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico dell’ex sindaco Nicolì e dell’ex assessore Bernardi (le misure furono revocate in seguito, quando cadde l’amministrazione a seguito delle dimissioni del primo)
Il dibattimento con l’ex giunta al completo alla sbarra comincerà il 14 maggio 2025. Sono otto le parti civili, compreso il Comune di Erchie.
Gli avvocati difensori sono: Cosimo Lodeserto, Giancarlo Camassa, Egidio Albanese, Pasquale Fistetti, Gesualdo De Rinaldis, Ottavio Martucci, Maria Pia Vigilante, Antonio Vitulli e Francesco De Rinaldis. Per le parti civili, gli avvocati Pasquale Annicchiarico, Massimo Manfreda, Michele Iaia, Giuseppe Sorio, Serena Missere e Francesco Mancini.