Chiesero soldi per chiudere un occhio su presunti abusi edilizi, confermate in appello condanne a carico di due ex agenti della polizia locale

Conferma delle condanne riportate in primo grado per due ex agenti della polizia locale di Francavilla Fontana che nel 2013 chiesero 10mila euro (somma poi scontata) per sanare presunte irregolarità edilizie – risultate inesistenti – relative al piazzale di una concessionaria di auto usate.

La Corte d’Appello di Lecce – presidente Domenico Toni – ha ritenuto eque le condanne comminate in primo grado a C.C. e G.D.G. entrambi 55enni: per il primo sei anni, per il secondo quattro anni di reclusione. Il reato contestato era la concussione: stando a quanto emerso anche a processo, i due si rivolsero al commercialista del rivenditore per ottenere la cifra richiesta. Il Comune si era costituito parte civile con l’avvocato Luca Mangia, mentre i due imputati sono stati difesi dagli avvocati Michele Fino e Antonio Maria La Scala.

L’inchiesta fu a suo tempo condotta dal sostituto procuratore Milto Stefano De Nozza (oggi alla Direzione distrettuale antimafia di Lecce). In secondo grado, il collegio giudicante ha accolto la richiesta di conferma delle pene (inflitte nel 2018) chiesta dal procuratore generale presso la Corte d’Appello Salvatore Cosentino. Il Tribunale (giudice Geneantonio Chiarelli) chiese sei anni fa anche l’estinzione del rapporto di pubblico impiego.

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