Di corsa con l’auto del Comune per impegni istituzionali, autista incappa nell’autovelox. Dirigente indagato per concussione

Il dirigente degli Affari generali del Comune di Francavilla Fontana, Francesco Taurisano, è indagato per abuso d’ufficio, abuso d’ufficio aggravato (peraltro, il reato di abuso d’ufficio è stato di recente abrogato) e tentata concussione aggravata a causa di un eccesso di velocità di un’auto intestata all’ente. Un’auto – Citroen C3 – che Taurisano neppure guidava. Infatti quell’infrazione al codice della strada non fu commessa neppure da lui, ma da un dipendente comunale (autista).

Erano le 9.30 circa del 16 giugno 2021 e l’allora vice sindaca Maria Passaro – estranea a questo procedimento – doveva raggiungere quanto prima Brindisi per un impegno istituzionale durante il quale avrebbe dovuto sostituire il sindaco Antonello Denuzzo (era la sua prima amministrazione).

Lungo la superstrada Taranto – Brindisi, era appostata la polizia locale di Mesagne col suo consueto autovelox e quello strumento sorprese oltre i limiti la macchina del Comune della Città degli Imperiali: 132 chilometri orari (già al netto della “tolleranza”, altrimenti sarebbero stati 140). Quel verbale fu regolarmente notificato al Comune di Francavilla Fontana qualche giorno dopo (l’8 luglio).
Tre le contestazioni.

La prima è per abuso d’ufficio è per abuso d’ufficio, in quanto Taurisano nella sua qualità di dirigente degli Affari generali avrebbe omesso di fornire entro 60 giorni al Comando di polizia locale mesagnese i dati personali e la patente del conducente – quel giorno – di quella Citroen C3 intestata ai Servizi finanziari del Comune di Francavilla Fontana.

E inoltre avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale – è la tesi dell’accusa – alla vice sindaca e allo stesso conducente, oltre che un ingiusto danno patrimoniale al Comune per il mancato pagamento di 561 euro (divenuti 1.103 in conseguenza dell’omesso pagamento entro 60 giorni dalla notifica del verbale di accertamento della violazione del codice della strada, anche per l’omessa indicazione del trasgressore).

La seconda contestazione è per abuso d’ufficio aggravato, in quanto Taurisano – difeso dall’avvocato Roberto Palmisano – per conseguire l’impunità per il primo reato ipotizzato si sarebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale emettendo la determina numero 13 del 12 gennaio 2022 con la quale impegnava la somma complessiva di 231,20 euro in favore del Comune di Mesagne quale sanzione per violazione del codice della strada.

Terza contestazione, sempre abuso d’ufficio aggravato. Il dirigente – sostiene sempre il sostituto procuratore Raffaele Casto – per conseguire l’impunità per i presunti reati di cui sopra intenzionalmente avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a se stesso (altrimenti sarebbe stato obbligato a pagare in solido la sanzione amministrativa).

Nel frattempo, il consigliere comunale Luigi Fanizza aveva presentato in Consiglio un’interrogazione proprio sulla determinazione dirigenziale numero 13 del 12 gennaio 2022 firmata da Taurisano. Se quella sanzione non fosse stata pagata, il responsabile di vertice della struttura burocratica dell’ente sarebbe stato obbligato a denunciare il fatto alla Procura presso la Corte dei conti. Sarebbe anche stato arrecato dall’indagato un ingiusto danno al conducente, diffidato ad adempiere riversando senza indugio ed entro 30 giorni 231,20 euro. Il conducente pagò quella somma in data primo giugno 2022, dopo aver ricevuto i soldi dalla vice sindaca Passaro.

La quarta contestazione concerne un’ipotesi di tentata concussione aggravata e continuata. Per conseguire l’impunità rispetto ai presunti abusi d’ufficio, Taurisano avrebbe abusato della sua qualità e dei suoi poteri gerarchici e costretto, con minaccia implicita di conseguenze disciplinari e/o giudiziarie nel caso di mancato adempimento, il conducente a pagare 561 euro al Comune con una “Nota riservata” del primo agosto 2022 e poi con un’azione di rivalsa per somme anticipate dal Comune. Quel pagamento – sostiene il pm – in quel momento non era dovuto.

A quel punto, l’autista non pagò e si rivolse all’avvocato Pasquale Fistetti che contestò ogni pretesa. In realtà, quando Taurisano avrebbe chiesto i soldi al conducente, il Comune di Francavilla non aveva neppure saldato il suo debito col Comune di Mesagne, giacché il bonifico sarebbe stato effettuato, fuori termine, il 14 settembre 2022 con una somma “lievitata” di 1.103 euro (542 euro in più).

Come detto, nel frattempo, l’abuso d’ufficio è stato abrogato. Il procedimento di cui sopra è comunque tuttora in piedi e ovviamente l’indagato s’intende innocente e avrà modo di difendersi, nel caso, nelle sedi opportune.

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