Spari domenicali in vico Caroli, presunto autore ancora in fuga. Migliorano le condizioni del ferito, circostanze del fatto in fase di ricostruzione

Continua – per ora – l’irreperibilità del 35enne D.D.P., di Francavilla Fontana, che nel pomeriggio di domenica scorsa avrebbe sparato a un amico – il 45enne V.P. – dopo averlo invitato a pranzo a casa sua insieme con sua moglie. L’uomo, peraltro, era in permesso premio e in serata avrebbe dovuto fare ritorno nella comunità in cui scontava una pena alternativa alla detenzione. Invece, è sparito dopo il ferimento del commensale col quale – pare – si era appartato in una stanza poco dopo il pasto. V.P. è tuttora in ospedale con ferite d’arma da fuoco all’inguine: sarebbero stati tre i colpi partiti da una pistola che in quell’appartamento al primo piano di vico Caroli, traversa di via San Francesco, non ci sarebbe dovuta essere.

E, infatti, la Procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta non soltanto per l’evasione del 35enne – sospettato della sparatoria – ma anche per la detenzione dell’arma e per quegli spari. Il 45enne è stato comunque dichiarato fuori pericolo perché soccorso in tempo dal 118 dopo però aver perso molto sangue. Fortunatamente, nessuno dei proiettili l’ha raggiunto all’arteria femorale.

Il 35enne D.D.P., dopo dei timidi contatti con le sue avvocate Giada Pantaleo e Daniela D’Amuri, cui ha riferito di non avere alcuna responsabilità, è in fuga da dopo le 17 di quello stesso giorno. Non è stata trovata neppure la pistola da cui sarebbero partiti i proiettili. Nonostante i consigli di costituirsi, l’uomo – con precedenti in materia di droga e di armi – non ha voluto saperne di consegnarsi ai carabinieri della Compagnia della Città degli Imperiali e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Brindisi, che indagano sui fatti e ovviamente ora gli danno la caccia. I militari hanno ascoltato diverse persone presenti in quella casa per il momento conviviale di domenica ed è emerso come fino a quel momento tutto sembrasse tranquillo, nulla facesse presagire quanto poi è accaduto.

La stessa compagna del ferito e quest’ultimo sono stati ascoltati sia dagli investigatori che dal pubblico ministero e hanno raccontato loro una propria versione che resta – per il momento – top secret. L’obiettivo principale resta quello di rintracciare il fuggitivo e sapere direttamente da lui come siano andate le cose. Intorno a quella tavola imbandita vi erano diverse persone: una sorta di pranzo di famiglia allargato con invitati anche degli estranei al nucleo familiare e – si suppone – da esso ben accetti. E, allora, cos’è andato storto? Il 45enne V.P. pare fosse in rapporti stretti col 35enne D.D.P., tanto da essere considerato suo uomo di fiducia non soltanto per quanto concerneva i rapporti amicali ma anche nel settore del commercio.

La moglie del 35enne, infatti, conduce un’attività di vendita di piatti e altri oggetti in plastica. Il ferito si sarebbe occupato di vendere quei prodotti in qualità di rappresentante. Le indagini procedono a 360 gradi non soltanto per cercare di capire dov’è che si trovi il 35enne ma anche per ricostruire con esattezza il contesto in cui è maturato il ferimento.

Vi è stata una discussione, qualche parola fuori posto? Chissà. Per il momento non si esclude alcuna pista, posto che il sospettato principale è per forza di cose quell’uomo – già noto alle forze di polizia – in fuga dopo aver fatto sparire una pistola, a meno che non l’abbia ancora con sé e sempre che sia stato lui a farla sparire. Di sicuro, egli è sparito.

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