Allarme bomba, ma era solo psicosi. Sono bastati pochi secondi agli artificieri dei carabinieri per escludere il pericolo e per dire che tutta quella folla radunata nei pressi di piazza Manfredi, a Oria, non aveva alcuna ragione di preoccuparsi.
Quei “candelotti” inesplosi e già – in fondo – disinnescati trovati in pieno centro, altro non erano che i residui delle fontane artificiali utilizzate, nei giorni scorsi, per i festeggiamenti in onore del santo patrono Barsanofio. Qualcuno ha notato due – tre potenziali bombe e non ha esitato ad allertare le forze dell’ordine. Tutti si sono allontanati da quegli oggetti misteriosi, ma neppure troppo.
Infatti, se allora in prossimità dei presunti “candelotti” – quasi fossero dinamitardi – non vi era nessuno, ieri sera, a poca distanza da essi, si sono radunate diverse persone, tra residenti, esercenti e curiosi. I carabinieri della Stazione di Oria, al comando – ancora per qualche giorno – del luogotenente Roberto Borrello si sono recati sul posto mettendosi in contatto coi loro colleghi artificieri. Dalle foto loro inviate, questi ultimi hanno immediatamente escluso qualsivoglia pericolo: “elementi residui da fontane in libera vendita”, il rapido responso. Tradotto: semplice immondizia.
Il responsabile della “villa” per i festeggiamenti civili – Carlo Patisso di Pluriservice Srl – è stato contattato e in poco tempo ha raggiunto piazza Manfredi e via Manduria, cioè i punti nei quali si trovavano i presunti ordigni – e seppur di fronte a una platea di gente impaurita, ha preso tranquillamente tra le mani gli oggetti sospetti e li ha portati via con sé.
Non sono esplosi semplicemente perché non potevano esplodere ma – al limite – produrre scintille: in fondo, sono come le candele moderne con cui ormai si festeggiano i compleanni. Non c’è neppure la fiamma, a un certo punto si esauriscono per consunzione.
E, infatti, quegli apparenti oggetti esplosivi altro non erano che gli innocui resti della festa, già consunti di loro. Il meglio di sé l’avevano dato al passaggio della statua del santo, quando tutti erano sì accalcati ma forse più occupati dall’accaparrarsi un posto in prima fila per meglio godersi il passaggio della sacra effigie. Per quanto concerne ieri, insomma, un falso allarme, una psicosi intensa ma durata poco. La paura è rientrata grazie a una semplice foto inviata dai carabinieri del posto ai colleghi esperti in esplosivi. Che si sono fatti anche una risata quando hanno visto le presunte bombe di Oria.
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