Non ci hanno pensato su due volte e si sono tuffate, come se fosse la cosa più normale del mondo, nella fontana di piazza Umberto I, nel cuore dei luoghi della “movida” di Francavilla Fontana. Ora, se identificate, quattro giovani donne rischiano una sanzione amministrativa e forse qualcosa in più – come una denuncia – visti anche i precedenti che hanno interessato quella stessa fontana e altre più famose in Italia. Il contesto è festoso, probabilmente in occasione di un compleanno o comunque di una ricorrenza celebrata in piazza tra amici ed euforia. Il che non guasta.
A un certo punto della serata e a conclusione della stessa – risalente a inizio settimana, forse martedì scorso – tre ragazze entrano nel monumento e ne invitano un’altra a raggiungerle. Nel frattempo, un amico le osserva quasi ammirato e all’arrivo della quarta invitata comincia a schizzar loro dell’acqua addosso. Ormai zuppe, le quattro decidono di concludere l’esibizione con un tuffo collettivo. Il tutto è stato ripreso – come spesso accade – dallo smartphone di una quinta persona che non partecipa al bagno notturno, ma si limita a filmare.
Il video della bravata è poi finito sui canali di messaggistica istantanea – non sui social, perché in quel caso la sfrontatezza sarebbe stata troppa e troppo evidente – diventando, come si suol dire, virale. Lo dice Whatsapp: “Inoltrato molte volte”. Significa che in molti l’hanno visto e magari ci si sono fatti sopra una bella risata, ritenendo l’accaduto nient’altro che un’innocua goliardata. Peccato che però simili “imprese”, per quanto scherzose nelle intenzioni, siano vietate dalla legge.
Una fontana pubblica non è una piscina né, tantomeno, il mare. L’acqua che vi sgorga in ricircolo non è quella dell’Acquedotto pugliese né quella – costantemente disinfettata – di una vasca a uso balneare. Il che espone peraltro chi vi s’immerge finanche a evitabilissimi rischi per la salute: basti pensare che a quella fontana si abbeverano e rinfrescano quotidianamente i piccioni, certamente non noti per essere gli animali più puliti al mondo e anzi considerati vettori di malattie.
Al di là di ciò, è il gesto a non essere proprio contemplato. Qualcuno in passato ne ha pagato le conseguenze: era il Capodanno 2019 quando un 16enne decise di festeggiare con un bel tuffo in quella stessa fontana di piazza Umberto I. Dopo aver visionato i filmati delle telecamere, qualche giorno dopo i carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana lo identificarono e segnalarono alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Lecce con l’ipotesi di reato di “uso distorto dei monumenti storico – artistici” sulla scorta di una norma che colpisce coloro i quali si mostrino irrispettosi del patrimonio culturale, con comportamenti incompatibili rispetto alla loro destinazione nonché anche solo pregiudizievole per la conservazione e integrità dello stesso.
Quel ragazzo fu poi seguito dai Servizi sociali del Comune e si rimise in riga sia a scuola che investendo su se stesso praticando sport. Ne uscì, insomma, indenne. Da vedere come e da chi sarà preso in considerazione l’ultimo caso in ordine di tempo. Il sindaco Antonello Denuzzo preferisce non commentare.