[Le foto sono di Debora Mele]
Non del tutto atteso, sebbene alla vigilia si sapesse che quella di domenica scorsa sarebbe stata fondamentalmente una lotta a due tra Rione Lama – i vincitori dello scorso anno – e Rione Santo Basilio. Erano loro, insomma, i favoriti per questo Palio 2024. Se lo sono aggiudicati, alla fine, i gialloneri basiliani grazie a un testa a testa coi rivali fino all’ultima gara.
E, allora, è anche giusto citare gli atleti protagonisti di quest’impresa (non sarebbe male che nelle prossime edizioni lo speaker ne desse conto, ovviamente per tutte le fazioni in gioco, nel corso della pur lunga – per molti, troppo – manifestazione).
Ed ecco dunque i nomi e le specialità degli “eroi” del Palio dei “grandi” 2024 (ce n’è stato anche uno dei “piccoli”, di cui daremo conto in un separato post, vinto dai giovani del Rione Lama).
Va da sé che non tutti gli atleti del Santo Basilio hanno vinto tutte le gare, ma i punteggi di ciascuno di loro hanno contribuito, alla fine, al trionfo.
La gara del ponte è stata disputata da Giammarco Carrieri, 16 anni.
Pertica per Paul De Virgilis, 34 anni.
Forziere per Diego Gioia, 29 anni.
Ariete con Simone Iunco, 20 anni, e Marco Zanzico, 34.
Botte per Francesco Gioia, 28 anni.
Al Jolly Piermattia Dell’Aquila, 19 anni.
Al “Muro”, invece, Paolo Marinò (16 anni), Francesco Mastrogiovanni (36 anni), Damiano De Virgilis (34 anni), Sergio Caracciolo (28 anni), Francesco Patisso (52 anni), Cosimo Gioia (58 anni), Federico Massa (36 anni) e Valerio Lassandro (36 anni).
Senza di loro, nulla sarebbe stato possibile. Questi atleti, come quelli degli altri Rioni, si allenano per l’intero anno al fine di disputare al meglio il Torneo, ossia le loro personalissime Olimpiadi. Coi sacrifici e le eventuali soddisfazioni – o delusioni – che ciò comporta. In secondo piano durante il Corteo, sono protagonisti durante il Torneo, sebbene la nuova formula – coi tempi molto dilatati da inframezzi spettacolari a mo’ di Super Bowl Usa – metta un po’ in secondo piano l’antica e vincente formula secondo cui scudieri, cavalieri e – appunto – atleti dei Rioni diventavano il “cuore” della manifestazione conclusiva del periodo medievale oritano. Manifestazione oggi racchiusa nel Palio di Oia, ossia in 12 giorni (quest’anno, il prossimo chissà) che sono sfociati nel Corteo, nel Torneo e – per concludere – nel Contropalio, quest’ultimo un quiz ma anche uno show simil televisivo che fa perno sul Torneo ma sconfina in altro, trash compreso.