Al Rione Lama la prima edizione del palio dei “piccoli”: presente e futuro del Torneo passano dalla dedizione di questi giovani atleti. Eccoli

Non chiamateli campioni del futuro perché sono già campioni del presente, anche se giovanissimi. I ragazzini terribili del Rione Lama si sono aggiudicati il Palio del Mini Torneo e hanno festeggiato, proprio come i “grandi” del Santo Basilio, nella loro chiesa: San Francesco d’Assisi. Prim’ancora degli adulti, si sono esibiti davanti al pubblico festante del campo “de lo torneamento” e hanno dato grande spettacolo nella finalissima della manifestazione per la prima volta quest’anno loro dedicata. Una prima edizione che è andata appannaggio del Rione Lama, che ha dimostrato – come gli altri, del resto – di tenere alla coltivazione del proprio vivaio.

Com’è stato detto, i ragazzi sono il seme del futuro per il prosieguo di una manifestazione giunta ormai alla sua 57esima edizione e riconosciuta non più soltanto sul piano locale, ma anche regionale e nazionale. Senza ragazzi non c’è futuro. Sia il Corteo che il Torneo esigono da sempre un ricambio generazionale perché è impensabile che i giovani di ieri possano per sempre disputare le gare di domani. E, allora, è nata questa felice idea del Mini Torneo dei Rioni, con tanto di vetrina per i virgulti delle discipline storico-atletiche nostrane. I più bravi sono stati quelli del Rione Lama e, come i i “colleghi” più grandicelli del Santo Basilio meritano di essere menzionati.

Eccoli i vincitori del primo palio “Puer Apuliae” (uno dei soprannomi di Federico II), tutti minorenni e in molti casi studenti della primaria (elementari) o tutt’al più della secondaria di primo grado (medie):

Vincenzo Perrucci; Francesco Marsella; Francesco Biasi; Antonio D’Angeli; Simone Donatiello; Lorenzo Carrozzo; Marco Aurelio D’Ippolito; Leonida Cofano; Tommaso Braccio; Adriano D’Amone; Domenico DE Gaetani; Samuele Scintilla; Antonio Carbone; Francesca D’Angeli.

Giovani “eroi” di una piccola, grande competizione. Hanno consentito ai loro colori – rigorosamente gialloverdi – di portare anche quest’anno a casa una medaglia o, meglio, un palio. Il primo formato mini della storia. Non è poco.

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