Di seguito una nota da parte dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Francavilla Fontana Michele Iaia (capogruppo) e Anna Ferreri:
Nel mentre arrivano nelle case dei francavillesi gli avvisi della Tari 2024, con imminenti scadenze, il Sindaco annuncia rivoluzioni e risoluzioni.
Per l’amministrazione comunale è trascurabile un aumento medio del 3% sulle tariffe rispetto al dato 2023. Tuttavia il tema non è un astratto modello matematico, ma una questione che interessa quotidianamente famiglie ed attività.
Se così è, l’indice di apprezzamento di un qualsivoglia tributo è offerto dal ritorno in servizi. Salta qualunque valutazione numerica, se si raffronta l’impegno richiesto ad ogni contribuente con le condizioni in cui versano la città e le campagne. Del resto gli andamenti degli anni precedenti non hanno mai visto alcuna flessione.
Anche le percentuali della raccolta differenziata non rassicurano. Gli incrementi acclamati dall’amministrazione sono strettamente legati ai numeri risicati sinora prodotti. In altri termini, più il livello è basso, più può apparire vistoso l’aumento. Nella realtà Francavilla continua ad essere il fanalino di coda tra i comuni dell’ARO in termini di percentuale di differenziata, tanto è vero che non c’è da essere ottimisti sulle prossime tariffe, che saranno determinate sulla base dei dati 2023 e 2024.
La riprova è offerta da un’ordinanza di questi giorni, con cui si introduce la raccolta differenziata nelle zone di campagna non raggiunte dal servizio porta a porta. A partire dal 12 agosto prossimo i cassonetti presenti saranno convertiti grossolanamente in contenitori per la differenziata.
Curioso che si metta mano alle regole vigenti, inserendo una raccolta differenziata non prevista sotto il profilo della logistica, figuriamoci sul piano dell’utenza e del calendario dei conferimenti.
Non si comprende quali possano essere gli obiettivi da conseguire con un provvedimento che giunge, poco romanticamente, ben oltre la mezza estate. La misura, nei tempi e nei modi, certifica invero l’assenza di programmazione e di strategia per un tema gestito dal Comune in affanno.
Il Sindaco annuncia poi la rivoluzione: il nuovo progetto del servizio di raccolta dei rifiuti e dello spazzamento delle strade.
Andrà presto in gara e potrebbe vedere la luce il prossimo anno. Nella rivoluzione, udite udite, ci sarà spazio anche per i rifornimenti di sacchetti per l’organico, più volte richiesti nei vari provvedimenti susseguitisi in questi mesi.
Non possono essere sottaciuti però sei anni di proroga, a cui se ne aggiungerà almeno un altro, nella speranza che non vi siano intoppi nelle fasi di valutazione.
In questi anni la città ha dovuto rinunciare a servizi e ad agevolazioni dei costi, in mancanza di una concezione progettuale più moderna.
Bassa per quanto fosse la percentuale, la nostra città ha rinunciato ai proventi della vendita del materiale differenziato nella raccolta, che si sarebbe potuto tradurre in un abbassamento delle aliquote o in una implementazione dei servizi.
Sarebbe il caso che l’amministrazione annunciasse anche quanto sia costata alle tasche dei cittadini questa inerzia, di cui continueremo a pagarne le conseguenze.