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Il preside Cennoma lascia il Primo comprensivo dopo 12 anni: va all’Ites “Calò”. La sua lettera di commiato

Il dirigente scolastico Roberto Cennoma passa, dopo 12 anni, dal Primo comprensivo di Francavilla Fontana all’Ites “Calò”.

Ha scritto una lettera di commiato ai suoi prossimi ex colleghi, coi quali comunque – s’immagina – manterrà i rapporti.

“Noi, come dice anche De Gregori, siamo tante piccole onde, da sole forse insignificanti, ma insieme formiamo il mare, in movimento…“, esordisce.

Difficile per me concentrare in una paginetta di saluto finale 12 anni della mia vita professionale trascorsi in questo istituto comprensivo.

È sorprendente come il tempo voli!

Era il 1 settembre del 2012 quando il già 1° Circolo Didattico “Aldo Moro” si univa alla Scuola Media “Virgilio Marone”, separatasi dall’allora Scuola Media “Bilotta – Marone”. Un dimensionamento scolastico non è mai storia facile da gestire. Ricordo i traslochi, le grandi pulizie, le giornate intere trascorse a comprendere una scuola nascente e che già da allora manifestava tutta la sua complessità sotto l’aspetto organizzativo, gestionale e non solo nell’importante numero che già la caratterizzava. Così veniva fuori, forte, robusto e carico di energia, il 1° Istituto Comprensivo “Aldo Moro – Virgilio Marone”, con ben 5 scuole dell’infanzia, 2 scuole primarie, una scuola secondaria di 1° grado ad indirizzo musicale e l’allora CTP, ora CPIA.

Il primo giorno, io a soli 38 anni salivo quasi timidamente gli scalini del palchetto nell’allora teatro del Plesso Moro… mi sentivo un nodo alla gola, emozionato e preoccupato al tempo stesso. Davanti a me una platea di quasi 200 docenti che si ritrovavano per la prima volta a condividere un nuovo percorso insieme: le maestre della scuola dell’infanzia con le insegnanti di scuola primaria, secondaria e del CTP. Segmenti diversi della scuola italiana. Il mio compito… trovare quel filo conduttore comune che potesse in qualche modo realizzare la condivisione del fatto educativo.

Ora, dopo ben 12 anni con un misto di emozioni, mi appresto a scrivere questa lettera per comunicare la conclusione di una fase lavorativa e l’inizio di una nuova.

Dopo anni trascorsi al servizio di questa splendida realtà educativa, il momento di salutarvi è giunto ed è sempre difficoltoso trovare le dovute parole per un saluto, soprattutto quando si tratta di relazioni forgiatesi nel contesto di un’esperienza professionale ed educativa tanto significativa quanto quella che abbiamo condiviso.

È senz’altro un arrivederci!

Come sapete, il mio percorso professionale sta prendendo una nuova direzione. È una decisione che è stata maturata nel tempo e molto sofferta, ma che porta con sé l’opportunità di crescere e affrontare nuove sfide. Difficile da realizzare il passaggio, ma mentre mi preparo ad affrontarlo, voglio ringraziarvi tutti, uno ad uno, per i ricordi, le lezioni apprese e l’amicizia che mi avete offerto.

Sarò sempre riconoscente per la stima e l’affetto che mi avete dimostrato e sono onorato di essere stato alla guida di questa grande scuola per un così lungo periodo.

Abbiamo affrontato e superato sfide, abbiamo festeggiato successi e abbiamo lavorato con impegno per mantenere un ambiente scolastico dove tutti – studenti, insegnanti e personale – si sentissero valorizzati, supportati e ispirati. Sono certo e fermamente convinto che sia stato l’insieme delle nostre esperienze collettive a rendere il 1° Istituto Comprensivo un ambiente unico e speciale per la crescita e l’apprendimento. Abbiamo affrontato tanti momenti di evidente successo, ma anche giornate tristi e che hanno raccolto tutti noi intorno ad un sentimento di profondo dolore.

Il successo della nostra scuola, i risultati confermati di anno in anno, la forza di rialzarsi dopo le vicende più tristi che pure ci hanno riuniti… tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il vostro sostegno, la vostra passione e il vostro impegno quotidiano.

A tutti i miei docenti rivolgo un prezioso saluto, un ringraziamento speciale. A loro dico di non perdersi mai d’animo, di rincorrere sempre il successo personale e quello dei loro allievi, di cercare e di trovare in ciascun bambino/ragazzo il principale punto di forza da sollecitare e da cui partire per la massima realizzazione personale.

Alla nostra affezionata squadra di personale ATA va la mia riconoscenza perché, al di là delle ordinarie e naturali problematiche affrontate, ha rappresentato la forza della scuola.

Ringrazio la mia DSGA, Antonella Madaro, grande lavoratrice, persona seria e rigorosa. In 12 anni tra di noi c’è sempre stata sana collaborazione, fiducia reciproca e una profonda intesa professionale.

Abbraccio i miei collaboratori scolastici, sempre pronti a rendere accogliente la nostra scuola. Fiduciosi nella mia leadership. Loro hanno sempre avuto la mia porta aperta, di questo sono particolarmnete orgoglioso.

Alle assistenti e alle educatrici che con grande professionalità sentono loro questa grande famiglia e compartecipano attivamente nel nobile fine educativo che la scuola ha.

Saluto i miei cari genitori, che hanno serenamente percorso il cammino educativo condividendo sempre  con noi la responsabilità educativa e formativa degli alunni.

In questi 12 anni la componente genitori è stata degnamente rappresentata da un Presidente del Consiglio di Istituto presente e attivo. Lui, il prof. Antonio Curto, già proveniente da una valorizzante realtà educativa qual è la Scuola Musicale di Francavilla Fontana, ha sempre riposto piena fiducia nel nostro operato. Affiancato sempre da genitori sensibili e partecipi, in diverse occasioni, si è fatto promotore di iniziative che hanno dato linfa alla scuola, soprattutto in ambito sociale e umano.

Agli alunni, primi protagonisti di questo viaggio, lascio il mio incoraggiamento a proseguire con entusiasmo e perseveranza nello studio, armati dell’impegno che li caratterizza e forti delle loro personali attitudini. A loro dico di non smettere mai di sognare e di essere determinanti nel realizzare i loro desideri.

Devo ringraziare chi ha fatto parte dello staff di Dirigenza in tutto il mio lungo mandato. Sarebbe una lista molto lunga da fare, perché molti docenti mi hanno affiancato nel mio operato: le funzioni strumentali, i responsabili di plesso in primis e poi tutti coloro che hanno rivestito compiti di responsabilità per vari aspetti.

Ringrazio anche la RSU di istituto che in ogni occasione mi ha affiancato con imparzialità nella gestione dei fondi assegnati alla scuola.

Un lungo periodo di dirigenza in cui la scuola ha mantenuto sempre alto il suo valore e diretti i suoi obiettivi. In una scuola è importante la continuità del dirigente, ma vi assicuro che è, altresì, innegabile l’importanza della continuità di chi lo affianca. Per ben 12 anni, senza mai arrendersi, due donne, due mamme, due educatrici, al mio fianco. A loro devo molto. A loro va la mia più alta riconoscenza per aver saputo gestire insieme a me la complessità di una realtà educativa qual è quella della nostra scuola, per aver saputo curare le relazioni, evidenziare i problemi e propormi anche le proposte di risoluzione. A loro devo tanto!

In questi anni spesso sono stato destinatario di altri incarichi esterni e in diverse occasioni la mia assenza fisica è stata alleviata da uniche e valide professionalità quali quelle delle mie due collaboratrici da sempre: Titti e Italia! Mi piace chiamarle così.

Non posso non citare un’altra collaboratrice in questa circostanza, confidente di ogni problema affrontato nella scuola, sapiente consigliera in ogni momento decisivo per la mia vita professionale. Lo è stata anche in questo momento così delicato. Lei è Valeria!

Concludo questa lettera rivolgendo un pensiero al futuro, con l’auspicio che questa scuola possa continuare a essere un faro di conoscenza, integrità e umanità. Il testimone passa ora a mani nuove, il mio successore saprà guidarvi con saggezza e farà tesoro delle solide basi che insieme abbiamo costruito.

Mi congedo con un sentimento di profonda gratitudine per quanto condiviso e con la consapevolezza che i valori coltivati insieme continueranno a vivere nelle generazioni future.

Anche se non mi vedrete più camminare nei corridoi, entrare nelle vostre aule anche solo per un saluto, anche se dovrò abbandonare le chat che per lunghi anni sono state il nostro canale comunicativo privilegiato, il mio cuore rimarrà con voi, nella speranza di aver lasciato un segno positivo nella vita di questa comunità.

Non è il ruolo professionale che ti qualifica, ma quello che dimostri di essere come persona ogni istante.

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