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Commemorato il maresciallo Dimitri: 24 anni fa la sua morte nel tentativo di sventare una rapina

Alle 09:30 di oggi, lunedì 15 luglio 2024, alla presenza del sindaco di Francavilla Fontana, Antonello Denuzzo, del presidente della Sezione Penale del Tribunale di Brindisi, Maurizio Saso, del comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Leonardo Acquaro e con la partecipazione delle massime autorità civili e militari della provincia, ha avuto luogo a Francavilla Fontana la cerimonia di commemorazione del 24° anniversario del sacrificio del maresciallo ordinario Medaglia d’oro al valor militare “alla memoria” Antonio Dimitri, trucidato a Francavilla Fontana da alcuni malviventi mentre tentava di sventare una rapina in banca.

La motivazione

Per l’eccezionale coraggio e il senso del dovere dimostrati nella circostanza, al maresciallo Dimitri è stata concessa la massima onorificenza al valor militare, compendiata nella seguente motivazione:

Con ferma determinazione e insigne coraggio, affrontava due malviventi in flagrante rapina in un istituto di credito che tentavano, armi in pugno, di guadagnare la fuga, facendosi scudo di due ostaggi. Rinunciava all’uso dell’arma in dotazione per non mettere a repentaglio la vita degli ostaggi e intimava la resa ai malfattori, ma veniva raggiunto mortalmente dai colpi proditoriamente esplosi da un terzo rapinatore appostato all’esterno dell’istituto. Chiaro esempio di ardimento ed elette virtu’ militari, spinti fino all’estremo sacrificio.” Francavilla Fontana (BR), 14 luglio 2000.

Alla cerimonia, officiata dal Vescovo di Oria, Vincenzo Pisanello, ha presenziato il fratello del caduto, Raffaele, luogotenente dei Carabinieri in congedo, oltre alle rappresentanze delle Sezioni della provincia dell’Associazione nazionale carabinieri. Nel corso della commemorazione è stata data lettura della motivazione della Medaglia d’oro al valor militare, sono resi gli onori ai Caduti ed è stata deposta una corona di alloro nei pressi della targa commemorativa presente sul luogo dell’eccidio, benedetta da monsignor Pisanello.

A seguire, c’è stato l’intervento del sindaco di Francavilla Fontana.

La cerimonia si è conclusa con l’intervento del comandante provinciale dei carabinieri che, dopo aver salutato i familiari del maresciallo Dimitri presenti, ha ricordato il tragico evento affinché emerga forte, vivido, luminoso soprattutto ai più giovani, a coloro che hanno solo qualche sfumata notizia di quell’episodio, l’eroismo del maresciallo dell’Arma che non esitò un solo attimo a mettere a repentaglio la propria vita per contrastare un delitto efferato che aveva messo in serio rischio l’incolumità di innocenti cittadini. L’eroismo di Dimitri è un ricordo che appartiene a tutta la comunità francavillese in particolare, a tutta la Nazione e a tutti coloro che quotidianamente continuano ad adempiere il proprio dovere con convinzione costante, disponibilità totale e generoso slancio verso le comunità che gli sono state affidate, in nome di quegli ideali di legalità e giustizia tramandatici dai nostri Padri e da tutti coloro che hanno sacrificato la vita per quegli stessi valori.

Il fatto di cronaca

Il maresciallo ordinario Antonio DIMITRI nacque a Castellamare di Stabia (NA) il 7 aprile 1967.

Giunto al Nucleo operativo del Comando provinciale di Brindisi il 9 maggio 2000, proveniente dal Reparto operativo di Roma, il 14 luglio 2000 prese parte a un servizio antirapina, volto a contrastare il fenomeno, particolarmente allarmante in quel periodo difficile per la provincia di Brindisi, tanto che pochi mesi prima i finanzieri De Falco e Sottile erano stati uccisi nelle vicinanze del capoluogo, quando la loro auto di servizio era stata investita da un veicolo blindato utilizzato dai contrabbandieri.

Alle ore 15 di quel 14 luglio circa, il maresciallo Dimitri notò uscire di corsa da quella che all’epoca era un’agenzia della “Banca  Commerciale  Italiana” due uomini parzialmente travisati, che trascinavano con sé, facendosene scudo, due ostaggi.

Il sottufficiale, resosi conto della gravità della situazione, senza alcuna esitazione si parò davanti ai due malfattori, puntando la pistola d’ordinanza. Costoro, fingendo di arrendersi, lasciarono la presa degli ostaggi e posarono le armi a terra, distraendo il maresciallo.

In quel frangente, giunse alle spalle del sottufficiale un terzo complice dei rapinatori, nascostosi in un’auto.

Costui, a distanza ravvicinata esplose sette colpi di fucile a pallettoni calibro 12, ferendo mortalmente il maresciallo Dimitri, prima di fuggire insieme ai complici.

Per l’eccezionale coraggio e il senso del dovere dimostrati nella circostanza, al maresciallo Antonio

Dimitri fu concessa la massima onorificenza al valor militare, la Medaglia d’oro alla memoria.

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