Di seguito una nota da parte dell’assessore ai Servizi sociali di Francavilla Fontana a seguito delle polemiche, anche politiche, scaturite dalla morte in solitudine e difficoltà di un 45enne francavillese in un’abitazione nel centro della Città degli Imperiali:
Ho aspettato i classici tre giorni di “lutto” prima di esprimere un pensiero che mai avrei immaginato di dover affidare ai social.
Ho aspettato per rispetto del povero defunto, della sua famiglia e della “morte” in generale.
Mi ritrovo a commentare una tragedia da qualcuno definita “annunciata“ , come se vi fosse qualche correlazione tra l’accaduto, l’operato del sottoscritto ed il “fato” o il Dio che governa tutto.
Mi ritrovo a commentare speculazioni assurde, fuori luogo, inopportune quanto mai orrende sull’accaduto.
Nulla dirò invece sulla questione politica che ha accompagnato la vicenda, perché ho già risposto nella sede preposta, se non pensare che la “politica” ha perso l’ennesima occasione di rimanere in un rispettoso silenzio.
Ribadirò con forza, ringraziando anticipatamente per tutto il lavoro svolto gli uffici dei servizi sociali e dell’Ambito territoriale, le buone prassi adottate a supporto della povera vittima, supporto psicologico, presa in carico assistenziale e documentale, rete di volontariato più o meno attiva, assistenza medica e domiciliare.
Sono scosso, rammaricato e dispiaciuto per l’accaduto, consapevole peraltro di aver perso un “amico” che ho cercato personalmente in tutti i modi di aiutare, quando per molti era semplicemente un invisibile.
Ora mi sento pervaso da un profondo senso di tristezza e naturalmente anche io mi chiedo se avremmo potuto fare di più.
Ritorno nel silenzio rispettoso che la perdita di una persona e la mia coscienza esigono.
