È online da qualche giorno “Freddo” del cantautore Marco Picardi, 18enne di Francavilla Fontana, che si prepara per gli esami di maturità al Classico “Vincenzo Lilla” e pensa già al suo futuro universitario.
Intanto, continua a coltivare quella passione per la musica che ha si da quand’era più piccolo. Cominciò tutto per gioco nel 2014, quando di anni ne aveva 14, con un corso di chitarra in oratorio.
Poi ecco la Scuola musicale comunale “Città di Francavilla Fontana”, col pianoforte. Diversi concorsi musicali da primo o comunque tra i primi.
Nel 2021 il suo primo inedito: “Io sono… ora!”, in cui affronta il tema del bullismo e delle fragilità delle persone.
“A questo tema mi sono spesso dedicato, fino ad organizzare delle iniziative anche durante il mio anno da rappresentante d’istituto”, dichiara.
“Dopo sette anni ininterrotti alla Scuola musicale, avevo deciso di prendere una pausa dallo studio della musica ma, dopo l’estate del 2023, ho sentito l’esigenza di riprendere lo studio del pianoforte, stavolta moderno, nell’accademia musicale “Performer” di Brindisi.
In questo periodo ho tirato fuori i miei appunti di musica e parole e il primo brano che ho deciso di portare a compimento e pubblicare è “Freddo”.
È un pezzo nato, per caso, a settembre 2023. Una notte mi è capitato di ripensare a una situazione vissuta mesi prima e così, parola dopo parola, il testo ha preso forma. Ciò che ho voluto descrivere è il classico scenario di incomprensioni e di fraintendimenti.
Non voglio spingermi oltre per quanto riguarda la spiegazione del significato della canzone per un semplice motivo. Quando scrivo cerco di raccontare la mia realtà, ponendomi però come scopo quello di far immedesimare l’ascoltatore.
Il mio obiettivo principale è quello di sentire persone che possano dire che la canzone che ho scritto li capisca e li rappresenti. Questo è il mio focus principale e sono contento quando qualcuno mi dice di riconoscersi nei miei testi. Ciò che posso affermare con certezza è che “Freddo” parte da un’esperienza negativa che, tramite la scrittura, ho esorcizzato trasformandola in una cosa positiva. Per questo motivo tendo a definirla una canzone “dolceamara”.
Per tanto tempo è rimasta depositata nel cassetto dei ricordi, aspettando il suo momento. Dopo mesi, a marzo, ho deciso finalmente di lavorarci, coinvolgendo il mio amico musicista Manuel Andriulo e, alla chitarra, suo fratello e mio compagno di classe delle elementari, Diego. In seguito ho dovuto pensare ad una copertina che rappresentasse bene il concetto di disordine calmo del pezzo. Dunque, grazie a Siria Cannalire, una mia amica che mi ha aiutato alla realizzazione di essa, è nato il concetto della tela arancione con varie sfumature.
Questo brano è un punto di incontro tra tutti i miei miti musicali e le idee riguardo a ciò che volevo esprimere. Volevo scrivere una canzone dai toni caldi, che potesse esprimere melanconia ma con un ritmo veloce che potesse darle vitalità. Ho cercato di attingere da qualsiasi musicista mi attraesse. Se dovessi fare dei nomi citerei sicuramente gli Oasis, la mia principale fonte di ispirazione nonché mia band preferita. Sono molto legato a loro, tanto dal punto di vista musicale quanto da quello umano. Infatti da anni canto in una loro tribute band, i “Wonderwall Oasis”, composta da me ed altri quattro ragazzi, che reputo non solo degli amici, ma fratelloni. Peraltro avendo il privilegio di sostituire il giornalista Michele Iurlaro.
[Di recente, Picardi si è esibito a Brindisi insieme coi docenti dell’Accademia musicale Performer con One degli U2, video qui sotto]
Quanto a influenze, dopo l’impronta degli Oasis potrei elencarne molte, e tutte diverse tra loro. Passerei dall’alternative rock dei Radiohead al pop di Robbie Williams, passando per il cantautorato di Califano e Franco126 e arrivando al punk dei Green Day e Naska.
Ho cercato di condensare i tratti di questi artisti e la mia realtà in “Freddo”, potendo così aspirare a quello che ho sempre sognato di fare: plasmare una musica tutta mia, in cui potessi ovviamente trovarmi e che potesse piacermi in ogni dettaglio. Concludo dando un consiglio agli ascoltatori, quello di capire il mio mondo e le mie parole, sperando possano sentirsele addosso.”